Modugno, soluzione alternativa per l'udienza di un pentito

Finito nella discarica il paravento per proteggere i testimoni.

giovedì 29 novembre 2018 16.21
Continuano i disagi per il trasloco del tribunale di Bari alla sede distaccato di Modugno. Dopo le tende estive, i fogli A4 appesi ai banchi con la scritta "La legge è uguale per tutti" e l'allagamento per la rottura di un tubo che ha mandato in corto circuito diversi computer, è la volta del paravento fai – da – te. Lo strumento usato per proteggere i collaboratori di giustizia probabilmente è finito in discarica durante il trasloco dal Palagiustizia a rischio crollo: la scoperta quando un collaboratore di giustizia è stato convocato nella sede temporanea di Modugno. Mancando il paravento, e non essendo stato ancora predisposto l'impianto di videoconferenza , si è deciso quindi di far deporre il "pentito" facendolo accomodare in una stanza vicina a quella dei giudici e usando una prolunga per il microfono. Il collaboratore doveva testimoniare nel processo su un presunto traffico di droga e estorsioni ai cantieri edili da parte di affiliati al clan Di Cosola. Il pm antimafia Federico Perrone Capano, che nel processo rappresenta l'accusa, ha chiesto di mettere a verbale la situazione in cui erano costretti a raccogliere la testimonianza e di segnalarla a chi di competenza.
Fino almeno alla prossima primavera la giustizia penale barese continuerà ad essere amministrata in cinque diverse sedi, con i magistrati inquirenti a Poggiofranco, gli uffici centralizzati della Procura e le cancellerie dei giudici per le indagini preliminari in via Brigata, le udienze preliminari a Bitonto, il Riesame in piazza De Nicola e il Tribunale a Modugno.