Modugno omaggia Borsellino attraverso Lea Garofalo

Il sindaco Magrone: «L'Italia recuperi la sua immagine con queste figure significative»

sabato 20 luglio 2019 15.00
Una serata dedicata a chi la mafia ha cercato di sconfiggerla. Persone come Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Lea Garofalo. Persone che hanno dato la vita e che oggi sono simboli di una lotta che non è ancora finita. E con loro, altre numerose vittime della mafia sono state ricordate questa sera a Modugno per il coraggio che hanno mostrato nella lotta ai fenomeni di mafia.

«La speranza concreta - ha detto il Sindaco Nicola Magrone - è che l'Italia recuperi la sua immagine con queste figure significative, esemplari, tutte vittime di quell'unico fenomeno che è la violenza della criminalità organizzata».

In piazza Falcone e Borsellino, nel quartiere Cecilia di Modugno, è quindi andata in scena la rappresentazione teatrale "Denuncio tutti - Lea Garofalo", del regista Giovanni Gentile, con l'attrice Barbara Grilli. Ospite della serata, Marisa Garofalo, sorella di Lea, la prima testimone di giustizia calabrese poi uccisa dalla 'ndrangheta.

«Da noi non esistono eroi da vivi purtroppo - ha detto Marisa Garofalo - ma sarebbe stato bello se questa sera qui a Modugno, nel giorno in cui si ricorda Paolo Borsellino, ci fosse stata Lea a raccontare la sua storia di testimone di giustizia».

«Una serata per ricordare la strage che ha portato via la vita di Paolo Borsellino - ha sottolineato l'assessore alle politiche culturali Ilaria Leandro - ma anche per rendere onore a tutti coloro che hanno lottato contro le mafie diventando simboli di denuncia e coraggio».