Modugno, in Auchan sono 3mila gli esuberi. Ancora dubbi e incertezze
Conad ha comunicato che rileverà altri 21 ipermercati, si spera che nell'elenco ci sia quello cittadino
giovedì 31 ottobre 2019
10.29
La situazione del passaggio da Auchan a Conad continua ad essere nebulosa, e dal confronto svoltosi ieri al Ministero dello Sviluppo Economico sono poche le novità ad emergere per la Puglia. Unico dato importante di cui si viene a conoscenza è il numero degli esuberi che ci saranno sicuramente in tutta Italia, ovvero circa 3100 su una platea di dipendenti ridottasi a 16140 causa uscite, dimissioni ed altro. Incerto ancora il futuro di tutti i negozi, in quanto se è vero che Conad ha comunicato di voler rilevare altri 45 punti vendita di cui 21 ipermercati, non è dato saper quali siano. L'ipermercato di Modugno (così come Mesagne), quindi, escluso dal primo gruppo di 109, potrebbe rientrare in questo ma è solo un'ipotesi, mentre gli ipermercati già acquisiti si trovano a dover lottare con il fatto che Conad ha definito le attuali superfici dei negozi eccessive. Questo porterà ad una riduzione delle stesse, con possibile conseguente aumento degli esuberi.
«Durante l'incontro abbiamo avuto una lunga relazione da parte di Conad - spiega Barbara Neglia di Filcams Cgil - con esposizione del piano industriale che ha sciolto alcune perplessità e dubbi. L'unica questione che ha lasciato con l'amaro in bocca è che continuano a dare delle informative, ma non entrano nel dettaglio. Questo significa ancora dubbi ed incertezze, non sapendo quali siano questi esuberi. Il non sapere genera molta preoccupazione».
«Sapere inoltre - prosegue - secondo Conad l'attuale superficie degli stessi non è in linea con i loro ci fa dedurre che sarà un motivo per cui ci saranno riduzioni di superficie, ergo ulteriori esuberi. Anche se su questo punto sottolineano di voler trovare competitor a cui dare in locazione gli spazi in più, che eventualmente a fronte di una riduzione della locazione sarebbero disposti a prendersi i dipendenti».
Conad da parte sua parla di grave crisi di Auchan con perdite significative pari a oltre 800 milioni nel triennio (1,1 miliardi di gestione caratteristica), oltre ad un Il deterioramento della rete e della relazione dell'insegna con i consumatori così rapido che nel 2019 la situazione è peggiorata ulteriormente (-6,7% dei ricavi rispetto al progressivo di settembre 2018). Prossima tappa della vertenza sarà un incontro tra l'azienda e il ministero, in quanto gli stessi funzionari del Mise vogliono vederci chiaro. Successivamente saranno riconvocate le parti in causa.
«Non abbiamo avuto grosse novità - conclude Neglia - Stiamo in stand-by e non sospendiamo lo stato di agitazione. Lo sciopero di oggi è andato bene (si parla dell'85% di adesione, ndr), ma siamo ancora in balia delle onde, nonostante da ieri Conad abbia acquisito completamente la ragione sociale diventando Margherita Distribuzione spa. Noi continueremo ad andare dritti per la nostra strada mantenendo una unica vertenza».
«Durante l'incontro abbiamo avuto una lunga relazione da parte di Conad - spiega Barbara Neglia di Filcams Cgil - con esposizione del piano industriale che ha sciolto alcune perplessità e dubbi. L'unica questione che ha lasciato con l'amaro in bocca è che continuano a dare delle informative, ma non entrano nel dettaglio. Questo significa ancora dubbi ed incertezze, non sapendo quali siano questi esuberi. Il non sapere genera molta preoccupazione».
«Sapere inoltre - prosegue - secondo Conad l'attuale superficie degli stessi non è in linea con i loro ci fa dedurre che sarà un motivo per cui ci saranno riduzioni di superficie, ergo ulteriori esuberi. Anche se su questo punto sottolineano di voler trovare competitor a cui dare in locazione gli spazi in più, che eventualmente a fronte di una riduzione della locazione sarebbero disposti a prendersi i dipendenti».
Conad da parte sua parla di grave crisi di Auchan con perdite significative pari a oltre 800 milioni nel triennio (1,1 miliardi di gestione caratteristica), oltre ad un Il deterioramento della rete e della relazione dell'insegna con i consumatori così rapido che nel 2019 la situazione è peggiorata ulteriormente (-6,7% dei ricavi rispetto al progressivo di settembre 2018). Prossima tappa della vertenza sarà un incontro tra l'azienda e il ministero, in quanto gli stessi funzionari del Mise vogliono vederci chiaro. Successivamente saranno riconvocate le parti in causa.
«Non abbiamo avuto grosse novità - conclude Neglia - Stiamo in stand-by e non sospendiamo lo stato di agitazione. Lo sciopero di oggi è andato bene (si parla dell'85% di adesione, ndr), ma siamo ancora in balia delle onde, nonostante da ieri Conad abbia acquisito completamente la ragione sociale diventando Margherita Distribuzione spa. Noi continueremo ad andare dritti per la nostra strada mantenendo una unica vertenza».