Modugno, il parco dell'ex Cementeria aprirà al pubblico nell'estate 2021
La giunta comunale ha approvato la progettazione esecutiva dell'intervento di riqualificazione ambientale, realizzata dai tecnici dell’Italgen SpA
venerdì 19 giugno 2020
Aprirà nell'estate 2021 il parco urbano nell'ex Cementeria a Modugno e che sarà dedicato a Pinuccio Loiacono.
Lo chiamano il lago di Modugno, nascosto in una cava e protetto da alte pareti di roccia calcarea, ma già diventato meta di escursioni, animate dal fascino di un'area (privata e interdetta) in cui la natura sta tornando a splendere. La giunta comunale ha compiuto un ulteriore passo decisivo approvando la progettazione esecutiva dell'intervento di riqualificazione ambientale, realizzata dai tecnici dell'Italgen SpA (proprietaria del sito - ex cementeria), che tra l'altro prevede la realizzazione di una piattaforma galleggiante sul laghetto esistente per consentire una migliore fruizione dell'elemento acqua tra le risorse naturali presenti.
L'aspetto predominante del parco urbano sarà quello naturalistico, con il minor impatto possibile di staccionate-dellimitazioni dei percorsi, a tutto vantaggio di una fruizione libera e in sicurezza delle aree, oltre ad un significativo abbattimento dei costi di manutenzione e gestione. Particolare attenzione sarà data agli interventi agronomici che consentiranno di riattivare il ciclo della fertilità del suolo, trasformando la roccia (arida) in suolo fertile alla vita, in particolare con la messa a dimora di alberi "bagolaro – spaccasassi". Sotto il profilo floristico, l'area della ex-cementeria risulta oggi dominata da specie erbacee pioniere e sulla base dei rilievi in campo (maggio 2020), la flora dell'area risulta costituita da circa 250 specie, con netta prevalenza di specie erbacee annuali e perenni. Tra queste spicca per il notevole interesse biogeografico la presenza di Dryopteris pallida, una felce molto rara e localizzata nella Puglia centro-meridionale.
«Rivendichiamo di aver lavorato da sempre, sin da quando – spiega il sindaco Magrone - eravamo solo una espressione come le altre della società civile, per arrivare al risultato di oggi e sono contento che di aver realizzato uno dei punti più qualificanti del mio programma di governo della città di Modugno. Il 'parco Pinuccio Loiacono' con l'area verde ed il laghetto nella ex cementeria, il 'parco della legalità' sulle polveri del 'bubbone' con l'ulteriore riqualificazione del quartiere Cecilia, la riqualificazione del Casale di Balsignano e del limitrofo villaggio neolitico, l'acquisizione al patrimonio del Comune delle aree comuni private - sulle quali realizzare interventi pubblici per la riqualificazione complessiva - del quartiere Porto Torres, sono nostre battaglie storiche portate a compimento».
Il progetto prevede la realizzazione di un'sola galleggiante zavorrata da posizionare all'interno del laghetto; la pedana sarà accessibile attraverso un lungo pontile incernierato alla pedana e all'argine sud del laghetto. La pedana è realizzata con blocchi modulari in Polietilene ad alta densità (HDPE), resistenti agli agenti atmosferici, alla luce e alle temperature. Il sistema è facile da assemblare e durevole e presenta una elevata capacità di carico e non necessita di nessuna manutenzione, inoltre è da considerare che è costituito da materiale completamente riciclabile e non inquinante. Il sistema galleggiante sarà rifinito con multistrato marino per offrire una superfice di calpestio più uniforme e naturale. La pedana è circolare con un diametro di 15 metri è sarà accessoriata di tutti gli elementi che garantiranno la sicurezza di utilizzo, balaustre di sicurezza e reti di protezione, così come il pontile di accesso. Il pontile è vincolato alla pedana e all'argine del laghetto in modo da poter assecondare le fluttuazioni del livello di riempimento del laghetto. È stata progettata la pedana galleggiante per poter offrire ai fruitori del sito un accesso privilegiato alle acque del laghetto. Gli argini dello specchio d'acqua attualmente sono ripidi e scoscesi e rappresentano motivo di pericolo e impedimento per la fruizione del laghetto. Tutta l'area intorno allo specchio d'acqua è necessariamente interdetta a causa delle condizioni dei fronti di cava che qui offrono delle pareti subverticali e risultano particolarmente pericolosi. Anche gli argini del laghetto risultano pericolosi e non permettono un godimento dell'elemento naturale di indubbio fascino. Si è scelto di progettare un accesso controllato ed in sicurezza del bacino d'acqua per valorizzare l'elemento di naturalità singolare e scongiurare un accesso improprio allo stesso dalle aree interdette.
Il progetto esecutivo è finalizzato a definire gli obiettivi e le caratteristiche dell'intervento da realizzare, in relazione sia al contesto territoriale, ambientale e paesaggistico in cui l'intervento si inserisce, sia agli effetti che tale intervento produce sull'ambiente, sia alle specifiche esigenze da soddisfare e prestazioni da fornire. L'intervento si inserisce all'interno di un progetto ancor più ampio, che riguarda una riqualificazione complessiva di un sito industriale dismesso all'interno del quale, a partire dagli anni '30, si è insediata un'attività produttiva di leganti idraulici, con annessa cava di estrazione calcare. La società attualmente proprietaria del vasto compendio in agro di Modugno, che si estende per una superficie di circa 37 ettari, è la ltalgen S.p.a., società attiva nel settore della produzione e dispacciamento di energia elettrica da fonti rinnovabili. Il Sito è stato interessato per decenni dalla società ltalcementi Spa e precedenti altre società per svolgervi l'attività di produzione di leganti idraulici (cemento). Cessata l'attività di produzione, il sito è stato venduto nel 2002 alla società ltalgen Spa, appartenente all'epoca allo stesso gruppo. Negli anni successivi e sino ad oggi, sull'intera area sono stati eseguiti i seguenti interventi di demolizione e bonifica delle strutture murarie e degli impianti del cementificio e nel 2013 analoghi interventi sono stati realizzati per la demolizione dei fabbricati e degli impianti presenti all'interno della cava, nonché è stata eseguita la bonifica da amianto e la demolizione della passerella del nastro trasportatore. Nell'ambito dell'intervento di riqualificazione del Sito è stato predisposto un progetto di recupero che prevede una serie di interventi di messa in sicurezza e ripristino ambientale finalizzati alla fruizione pubblica, così come da accordo sottoscritto con l'Amministrazione Comunale di Modugno.
Lo chiamano il lago di Modugno, nascosto in una cava e protetto da alte pareti di roccia calcarea, ma già diventato meta di escursioni, animate dal fascino di un'area (privata e interdetta) in cui la natura sta tornando a splendere. La giunta comunale ha compiuto un ulteriore passo decisivo approvando la progettazione esecutiva dell'intervento di riqualificazione ambientale, realizzata dai tecnici dell'Italgen SpA (proprietaria del sito - ex cementeria), che tra l'altro prevede la realizzazione di una piattaforma galleggiante sul laghetto esistente per consentire una migliore fruizione dell'elemento acqua tra le risorse naturali presenti.
L'aspetto predominante del parco urbano sarà quello naturalistico, con il minor impatto possibile di staccionate-dellimitazioni dei percorsi, a tutto vantaggio di una fruizione libera e in sicurezza delle aree, oltre ad un significativo abbattimento dei costi di manutenzione e gestione. Particolare attenzione sarà data agli interventi agronomici che consentiranno di riattivare il ciclo della fertilità del suolo, trasformando la roccia (arida) in suolo fertile alla vita, in particolare con la messa a dimora di alberi "bagolaro – spaccasassi". Sotto il profilo floristico, l'area della ex-cementeria risulta oggi dominata da specie erbacee pioniere e sulla base dei rilievi in campo (maggio 2020), la flora dell'area risulta costituita da circa 250 specie, con netta prevalenza di specie erbacee annuali e perenni. Tra queste spicca per il notevole interesse biogeografico la presenza di Dryopteris pallida, una felce molto rara e localizzata nella Puglia centro-meridionale.
«Rivendichiamo di aver lavorato da sempre, sin da quando – spiega il sindaco Magrone - eravamo solo una espressione come le altre della società civile, per arrivare al risultato di oggi e sono contento che di aver realizzato uno dei punti più qualificanti del mio programma di governo della città di Modugno. Il 'parco Pinuccio Loiacono' con l'area verde ed il laghetto nella ex cementeria, il 'parco della legalità' sulle polveri del 'bubbone' con l'ulteriore riqualificazione del quartiere Cecilia, la riqualificazione del Casale di Balsignano e del limitrofo villaggio neolitico, l'acquisizione al patrimonio del Comune delle aree comuni private - sulle quali realizzare interventi pubblici per la riqualificazione complessiva - del quartiere Porto Torres, sono nostre battaglie storiche portate a compimento».
Il progetto prevede la realizzazione di un'sola galleggiante zavorrata da posizionare all'interno del laghetto; la pedana sarà accessibile attraverso un lungo pontile incernierato alla pedana e all'argine sud del laghetto. La pedana è realizzata con blocchi modulari in Polietilene ad alta densità (HDPE), resistenti agli agenti atmosferici, alla luce e alle temperature. Il sistema è facile da assemblare e durevole e presenta una elevata capacità di carico e non necessita di nessuna manutenzione, inoltre è da considerare che è costituito da materiale completamente riciclabile e non inquinante. Il sistema galleggiante sarà rifinito con multistrato marino per offrire una superfice di calpestio più uniforme e naturale. La pedana è circolare con un diametro di 15 metri è sarà accessoriata di tutti gli elementi che garantiranno la sicurezza di utilizzo, balaustre di sicurezza e reti di protezione, così come il pontile di accesso. Il pontile è vincolato alla pedana e all'argine del laghetto in modo da poter assecondare le fluttuazioni del livello di riempimento del laghetto. È stata progettata la pedana galleggiante per poter offrire ai fruitori del sito un accesso privilegiato alle acque del laghetto. Gli argini dello specchio d'acqua attualmente sono ripidi e scoscesi e rappresentano motivo di pericolo e impedimento per la fruizione del laghetto. Tutta l'area intorno allo specchio d'acqua è necessariamente interdetta a causa delle condizioni dei fronti di cava che qui offrono delle pareti subverticali e risultano particolarmente pericolosi. Anche gli argini del laghetto risultano pericolosi e non permettono un godimento dell'elemento naturale di indubbio fascino. Si è scelto di progettare un accesso controllato ed in sicurezza del bacino d'acqua per valorizzare l'elemento di naturalità singolare e scongiurare un accesso improprio allo stesso dalle aree interdette.
Il progetto esecutivo è finalizzato a definire gli obiettivi e le caratteristiche dell'intervento da realizzare, in relazione sia al contesto territoriale, ambientale e paesaggistico in cui l'intervento si inserisce, sia agli effetti che tale intervento produce sull'ambiente, sia alle specifiche esigenze da soddisfare e prestazioni da fornire. L'intervento si inserisce all'interno di un progetto ancor più ampio, che riguarda una riqualificazione complessiva di un sito industriale dismesso all'interno del quale, a partire dagli anni '30, si è insediata un'attività produttiva di leganti idraulici, con annessa cava di estrazione calcare. La società attualmente proprietaria del vasto compendio in agro di Modugno, che si estende per una superficie di circa 37 ettari, è la ltalgen S.p.a., società attiva nel settore della produzione e dispacciamento di energia elettrica da fonti rinnovabili. Il Sito è stato interessato per decenni dalla società ltalcementi Spa e precedenti altre società per svolgervi l'attività di produzione di leganti idraulici (cemento). Cessata l'attività di produzione, il sito è stato venduto nel 2002 alla società ltalgen Spa, appartenente all'epoca allo stesso gruppo. Negli anni successivi e sino ad oggi, sull'intera area sono stati eseguiti i seguenti interventi di demolizione e bonifica delle strutture murarie e degli impianti del cementificio e nel 2013 analoghi interventi sono stati realizzati per la demolizione dei fabbricati e degli impianti presenti all'interno della cava, nonché è stata eseguita la bonifica da amianto e la demolizione della passerella del nastro trasportatore. Nell'ambito dell'intervento di riqualificazione del Sito è stato predisposto un progetto di recupero che prevede una serie di interventi di messa in sicurezza e ripristino ambientale finalizzati alla fruizione pubblica, così come da accordo sottoscritto con l'Amministrazione Comunale di Modugno.