Modugno, il boss Andrea Montani arrestato per tentato omicidio
Il fatto risale al febbraio 2018, movente sembra sia la vendetta per l'uccisione del figlio Salvatore
giovedì 22 agosto 2019
14.00
Andrea Montani, boss 55enne del quartiere San Paolo e capo dell'omonimo clan, detto "malagnac", è ritenuto l'autore materiale del tentato omicidio di Ignazio Gesuito, commesso alla zona Cecilia di Modugno il 5 febbraio del 2018.
Per questo motivo i carabinieri della compagnia di Modugno hanno eseguito nei suoi confronti un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Bari su richiesta della locale Procura della Repubblica. Andrea Montani era tornato libero nel 2016 dopo aver scontato 28 anni in carcere per associazione mafiosa (in regime dell'art.41 bis c.d. "carcere duro").
In merito a quanto imputatogli, in quell'occasione, come documentato dalle immagini di un sistema di videosorveglianza acquisite dai Carabinieri, due soggetti, con il volto scoperto, entravano in un'area di parcheggio di proprietà e gestita da Ignazio Gesuiti. Uno dei due, dopo un breve scambio di parole con Gesuito, ingaggiava con questi una breve colluttazione e, dopo pochi secondi, estraeva una pistola ed esplodeva contro Gesuito 9 colpi, lasciandolo a terra gravemente ferito e dileguandosi a piedi.
La vittima, a seguito delle ferite riportate nell'agguato, perdeva l'uso delle gambe. Le indagini, supportate da attività tecniche e tradizionali, avviate dai carabinieri della compagnia di Modugno a seguito del delitto e coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari, hanno consentito di individuare l'autore del tentato omicidio in Montani e di stabilire che il movente del delitto è stata la vendetta per l'uccisione del figlio Salvatore, ad opera di Gesuito il 10 giugno del 2006. In quella data, Gesuito all'interno del proprio negozio di animali, per motivi riguardanti l'acquisto di due cani da parte di Montani Salvatore appena 18enne, ebbe con costui una discussione che si trasformò poi in rapina in suo danno e, facendo uso di una pistola illegalmente detenuta, uccise il giovane. Reo confesso, Gesuito venne condannato per tale omicidio a 15 anni di carcere.
Montani è stato localizzato dai carabinieri in Piemonte in quanto agli arresti domiciliari nel comune di Venaria (TO) per una rapina commessa a Bari nell'estate del 2018. Ora si trova ristretto presso il Casa Circondariale di Torino.
Per questo motivo i carabinieri della compagnia di Modugno hanno eseguito nei suoi confronti un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Bari su richiesta della locale Procura della Repubblica. Andrea Montani era tornato libero nel 2016 dopo aver scontato 28 anni in carcere per associazione mafiosa (in regime dell'art.41 bis c.d. "carcere duro").
In merito a quanto imputatogli, in quell'occasione, come documentato dalle immagini di un sistema di videosorveglianza acquisite dai Carabinieri, due soggetti, con il volto scoperto, entravano in un'area di parcheggio di proprietà e gestita da Ignazio Gesuiti. Uno dei due, dopo un breve scambio di parole con Gesuito, ingaggiava con questi una breve colluttazione e, dopo pochi secondi, estraeva una pistola ed esplodeva contro Gesuito 9 colpi, lasciandolo a terra gravemente ferito e dileguandosi a piedi.
La vittima, a seguito delle ferite riportate nell'agguato, perdeva l'uso delle gambe. Le indagini, supportate da attività tecniche e tradizionali, avviate dai carabinieri della compagnia di Modugno a seguito del delitto e coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari, hanno consentito di individuare l'autore del tentato omicidio in Montani e di stabilire che il movente del delitto è stata la vendetta per l'uccisione del figlio Salvatore, ad opera di Gesuito il 10 giugno del 2006. In quella data, Gesuito all'interno del proprio negozio di animali, per motivi riguardanti l'acquisto di due cani da parte di Montani Salvatore appena 18enne, ebbe con costui una discussione che si trasformò poi in rapina in suo danno e, facendo uso di una pistola illegalmente detenuta, uccise il giovane. Reo confesso, Gesuito venne condannato per tale omicidio a 15 anni di carcere.
Montani è stato localizzato dai carabinieri in Piemonte in quanto agli arresti domiciliari nel comune di Venaria (TO) per una rapina commessa a Bari nell'estate del 2018. Ora si trova ristretto presso il Casa Circondariale di Torino.