Modugno, fumata nera per i dipendenti Transcom. È sciopero
Nulla di fatto in sede di incontro presso Assolombarda, i sindacati: «Lavoratrici e lavoratori usati come ostaggio»
martedì 22 ottobre 2019
12.47
Nuove nubi nere si addensano sul futurlo dei dipendenti che dovrebbero passare da Transcom di Modugno a Comdata, in seguito alla vincita da parte di quest'ultima della gara di appalto relativa alla commessa Inps. Ieri il sit-in a Bari in contemporanea con l'incontro ad Assolombarda, dal quale si esce con un nulla di fatto e la proclamazione di uno sciopero. Di seguito pubblichiamo il comunicato unitario delle sigle sindacali.
«Le segreterie nazionali di SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL, UGL Telecomunicazioni, unitamente alle Segreterie territoriali, hanno incontrato nuovamente in data odierna presso Assolombarda la RTI Comdata - Network Contact vincitrice della gara di appalto per il servizio di contact center di INPS. La RTI continua a dichiarare delle discrasie nel perimetro rispetto alle liste ricevute dalle aziende uscenti e dell'Inps. Nel frattempo INPS ha affermato di mantenere il 2 agosto come data dalla quale far partire i 6 mesi di attività esclusiva e continuativa che delineano il diritto soggettivo alla clausola sociale, ma allo stesso tempo ha auspicato che tutti i lavoratori che hanno accumulato i 6 mesi da oggi siano comunque assorbiti. Una ambiguità, questa, ancora più inaccettabile sapendo che le aziende uscenti hanno aperto le procedure di licenziamento per i lavoratori che loro dichiarano oggi essere impiegati sulla commessa INPS, creando un precedente pericoloso e sbagliato. Ci troviamo di fronte ad uno scenario mai visto in un cambio di appalto con la clausola sociale, in cui le lavoratrici e i lavoratori sono usati come ostaggio e le OO.SS. devono discutere con la spada di Damocle dei licenziamenti posti sul tavolo. Per questo motivo le OO.SS., di fronte alla mancanza di certezza sul perimetro degli aventi diritto, non sono state messe nelle condizioni di discutere nessun altro argomento. Restano comunque presenti sul tavolo tutte le richieste sulle condizioni già poste in precedenza, già ribadite in ogni incontro: mansioni, livelli, scatti di anzianità, profili orari, art. 18, CCNL TLC, territorialità, condizioni per diminuire il disagio per i lavoratori delle sedi svantaggiate (Roma, Napoli, Bari). La RTI entrante, a fronte della mancanza di accordo, ha dichiarato che procederà unilateralmente alle proposte di assunzioni. Le scriventi Segreterie Nazionali proclameranno quindi un pacchetto di ore di sciopero per tutte le lavoratrici e i lavoratori che lavorano in appalto per il servizio di customer care di INPS. Inoltre le OO.SS. hanno dichiarato che percorreranno ogni altra necessaria iniziativa, a partire dalla richiesta di incontro a INPS alla presenza della RTI uscente e di quella entrante, così come il coinvolgimento del Ministero del Lavoro in questa vertenza».
«Le segreterie nazionali di SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL, UGL Telecomunicazioni, unitamente alle Segreterie territoriali, hanno incontrato nuovamente in data odierna presso Assolombarda la RTI Comdata - Network Contact vincitrice della gara di appalto per il servizio di contact center di INPS. La RTI continua a dichiarare delle discrasie nel perimetro rispetto alle liste ricevute dalle aziende uscenti e dell'Inps. Nel frattempo INPS ha affermato di mantenere il 2 agosto come data dalla quale far partire i 6 mesi di attività esclusiva e continuativa che delineano il diritto soggettivo alla clausola sociale, ma allo stesso tempo ha auspicato che tutti i lavoratori che hanno accumulato i 6 mesi da oggi siano comunque assorbiti. Una ambiguità, questa, ancora più inaccettabile sapendo che le aziende uscenti hanno aperto le procedure di licenziamento per i lavoratori che loro dichiarano oggi essere impiegati sulla commessa INPS, creando un precedente pericoloso e sbagliato. Ci troviamo di fronte ad uno scenario mai visto in un cambio di appalto con la clausola sociale, in cui le lavoratrici e i lavoratori sono usati come ostaggio e le OO.SS. devono discutere con la spada di Damocle dei licenziamenti posti sul tavolo. Per questo motivo le OO.SS., di fronte alla mancanza di certezza sul perimetro degli aventi diritto, non sono state messe nelle condizioni di discutere nessun altro argomento. Restano comunque presenti sul tavolo tutte le richieste sulle condizioni già poste in precedenza, già ribadite in ogni incontro: mansioni, livelli, scatti di anzianità, profili orari, art. 18, CCNL TLC, territorialità, condizioni per diminuire il disagio per i lavoratori delle sedi svantaggiate (Roma, Napoli, Bari). La RTI entrante, a fronte della mancanza di accordo, ha dichiarato che procederà unilateralmente alle proposte di assunzioni. Le scriventi Segreterie Nazionali proclameranno quindi un pacchetto di ore di sciopero per tutte le lavoratrici e i lavoratori che lavorano in appalto per il servizio di customer care di INPS. Inoltre le OO.SS. hanno dichiarato che percorreranno ogni altra necessaria iniziativa, a partire dalla richiesta di incontro a INPS alla presenza della RTI uscente e di quella entrante, così come il coinvolgimento del Ministero del Lavoro in questa vertenza».