Modugno, finanziamenti con il Mercatone Uno fallito, alcuni clienti ottengono l'annullamento
A darne notizia "Lo Sportello dei Diritti" a cui alcuni cittadini si erano rivolti per avere giustizia
sabato 3 agosto 2019
16.56
La chiusura del Mercatone Uno non è stata solo il dramma dei dipendenti rimasti senza lavoro, ma anche quello di chi aveva acquistato attraverso un finanziamento merce che non ha avuto mai.
Chiunque avesse prenotato i beni e sottoscritto onerosi e a volte lunghissimi contratto di finanziamento anche per migliaia di euro, si è ritrovato non solo con un pugno di mosche in mano per non aver ricevuto nulla o quasi di quanto preventivato, ma anche con il peso delle rate da dover rimborsare.
Non tutti sanno, però, che il Testo Unico Bancario prevede testualmente all'articolo 125 quinquies che in caso d'inadempimento del fornitore, il consumatore ha diritto alla risoluzione del contratto di credito. Peraltro, a seguito della risoluzione del contratto di credito non solo vi è l'obbligo del finanziatore di rimborsare le rate già pagate, nonché ogni altro onere eventualmente applicato, ma anche e soprattutto il diritto di non dover rimborsare al finanziatore l'importo che sia stato già versato al fornitore dei beni o dei servizi.
In virtù di tale importante riferimento giuridico, alcuni cittadini che si sono rivolti allo "Sportello dei Diritti" per cercare di ottenere il maltolto a seguito delle crisi di alcuni noti mobilifici, tra cui Magrì Arreda S.r.l. e Mercatone Uno, nei giorni scorsi si sono visti annullare i contratti di finanziamento e rimborsate le rate già versate agli istituti di credito.
Chiunque avesse prenotato i beni e sottoscritto onerosi e a volte lunghissimi contratto di finanziamento anche per migliaia di euro, si è ritrovato non solo con un pugno di mosche in mano per non aver ricevuto nulla o quasi di quanto preventivato, ma anche con il peso delle rate da dover rimborsare.
Non tutti sanno, però, che il Testo Unico Bancario prevede testualmente all'articolo 125 quinquies che in caso d'inadempimento del fornitore, il consumatore ha diritto alla risoluzione del contratto di credito. Peraltro, a seguito della risoluzione del contratto di credito non solo vi è l'obbligo del finanziatore di rimborsare le rate già pagate, nonché ogni altro onere eventualmente applicato, ma anche e soprattutto il diritto di non dover rimborsare al finanziatore l'importo che sia stato già versato al fornitore dei beni o dei servizi.
In virtù di tale importante riferimento giuridico, alcuni cittadini che si sono rivolti allo "Sportello dei Diritti" per cercare di ottenere il maltolto a seguito delle crisi di alcuni noti mobilifici, tra cui Magrì Arreda S.r.l. e Mercatone Uno, nei giorni scorsi si sono visti annullare i contratti di finanziamento e rimborsate le rate già versate agli istituti di credito.