Modugno, apre un bistrot in piena pandemia: la storia di Rita
A 35 anni ha deciso di investire nella ristorazione: "Tanti sacrifici, spero che sia un luogo di ritrovo per i ragazzi"
giovedì 25 febbraio 2021
13.08
Sfidare la pandemia di Coronavirus aprendo un bistrot. È questa la storia di Rita Zingarelli, 35enne di Modugno. La giovane ristoratrice coronerà il suo sogno tra pochi giorni, quando le porte della sua nuova creatura saranno finalmente aperte al pubblico.
"Tutto è nato come un gioco – spiega Rita -, mi svegliavo alle tre di mattina per andare al lavoro e non ero soddisfatta. La mia prima esperienza lavorativa è stata proprio dietro il bancone di un bar, questa professione mi è rimasta nel cuore. Ho proposto l'idea a mio marito ed è stato subito entusiasta. Così è nato il nostro piccolo sogno".
Rita e Mauro affittano un locale nell'ottobre del 2019 e avviano i lavori per la realizzazione del bistrot a marzo del 2020. Pochi giorni dopo il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, firma il Dpcm che "chiude" l'Italia con lockdown e conseguente chiusura della maggior parte dei locali commerciali.
"Abbiamo continuato a pagare il canone d'affitto ma i lavori sono ripresi lentamente a partire da maggio – prosegue la titolare del locale -. Sono stati momenti duri, ho avuto molta paura. Ho anche pensato di mollare tutto nonostante l'importante investimento fatto qualche mese prima. Siamo riusciti a superare i tanti problemi e adesso siamo qui, pronti per cominciare questa esperienza".
Il bistrot accoglierà i clienti in più fasce orarie: dalla colazione al pranzo, passando per aperitivi e apericena. "Punteremo sulla qualità – spiega Rita -, siamo pronti a offrire specialità caserecce e dolci fatti in casa. Vogliamo che i nostri clienti si sentano a casa".
Il locale di Rita e Mauro avrà una connotazione precisa: "Vogliamo che questo spazio sia un punto di incontro per i ragazzi – prosegue -, per questo proporremmo serate a tema mentre il venerdì ci sarà la possibilità di usare dei giochi da tavola mentre si consuma un aperitivo. Credo che la pandemia e il costante utilizzo dei dispositivi elettronici stiano pian piano allontanando le persone. Noi cercheremo, sempre rispettando le regole del distanziamento sociale, di avvicinare i giovani e farli interagire tra di loro".
L'apertura del bistrot è fissata per sabato mattina: "Abbiamo assunto due dipendenti che ci aiuteranno in questa nuova avventura, siamo felici di poter dare un'opportunità anche a loro. Siamo convinti che i clienti apprezzeranno i sacrifici fatti per arrivare fin qui".
"Tutto è nato come un gioco – spiega Rita -, mi svegliavo alle tre di mattina per andare al lavoro e non ero soddisfatta. La mia prima esperienza lavorativa è stata proprio dietro il bancone di un bar, questa professione mi è rimasta nel cuore. Ho proposto l'idea a mio marito ed è stato subito entusiasta. Così è nato il nostro piccolo sogno".
Rita e Mauro affittano un locale nell'ottobre del 2019 e avviano i lavori per la realizzazione del bistrot a marzo del 2020. Pochi giorni dopo il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, firma il Dpcm che "chiude" l'Italia con lockdown e conseguente chiusura della maggior parte dei locali commerciali.
"Abbiamo continuato a pagare il canone d'affitto ma i lavori sono ripresi lentamente a partire da maggio – prosegue la titolare del locale -. Sono stati momenti duri, ho avuto molta paura. Ho anche pensato di mollare tutto nonostante l'importante investimento fatto qualche mese prima. Siamo riusciti a superare i tanti problemi e adesso siamo qui, pronti per cominciare questa esperienza".
Il bistrot accoglierà i clienti in più fasce orarie: dalla colazione al pranzo, passando per aperitivi e apericena. "Punteremo sulla qualità – spiega Rita -, siamo pronti a offrire specialità caserecce e dolci fatti in casa. Vogliamo che i nostri clienti si sentano a casa".
Il locale di Rita e Mauro avrà una connotazione precisa: "Vogliamo che questo spazio sia un punto di incontro per i ragazzi – prosegue -, per questo proporremmo serate a tema mentre il venerdì ci sarà la possibilità di usare dei giochi da tavola mentre si consuma un aperitivo. Credo che la pandemia e il costante utilizzo dei dispositivi elettronici stiano pian piano allontanando le persone. Noi cercheremo, sempre rispettando le regole del distanziamento sociale, di avvicinare i giovani e farli interagire tra di loro".
L'apertura del bistrot è fissata per sabato mattina: "Abbiamo assunto due dipendenti che ci aiuteranno in questa nuova avventura, siamo felici di poter dare un'opportunità anche a loro. Siamo convinti che i clienti apprezzeranno i sacrifici fatti per arrivare fin qui".