Modugno, addio Bubbone. Pisicchio: «È un giorno di festa»

I primi commenti politici all'abbattimento definitivo dell'ecomostro del quartiere Cecilia

martedì 19 novembre 2019 8.08
«Quando lo spazio pubblico viene sottratto all'abusivismo e riconsegnato alla collettività, è sempre un giorno di festa».

Con queste parole l'assessore regionale Pisicchio ha commentato l'abbattimento definitivo dell'ecomostro del quartiere Cecilia.

«Faccio i miei più sinceri complimenti all'amministrazione comunale di Modugno per aver cancellato, dopo ben 50 anni, un detrattore di bellezza - prosegue - Sul quale, anche grazie a un finanziamento regionale sul recupero delle periferie e delle aree degradate, sorgerà un parco della legalità. Il Comune, a mio avviso, ha così pienamente interpretato e anticipato lo spirito del disegno di legge che ci apprestiamo ad esaminare in Consiglio regionale, dando una concreta possibilità agli enti locali nella valorizzazione e tutela dei territori. In una regione dove purtroppo sono ancora alti i tassi di abusivismo, occorre per questo siglare un patto civico tra Regione, Comuni e cittadini, al fine di evitare ulteriori scempi e usi scellerati delle risorse paesaggistiche e territoriali. E come Regione Puglia saremo sempre al fianco dei sindaci che vogliano davvero mettere in campo politiche tese alla ricucitura non solo urbanistica, ma soprattutto sociale».

«L'abbattimento del mostro - dice il vice dindaco e assessore all'assetto del territorio, Francesca Benedetto - risarcisce il quartiere di tutto ciò che non ha avuto finora. Certo c'è ancora da lavorare per la riqualificazione del quartiere, tant'è che abbiamo diversi progetti in cantiere e alcuni già in corso di realizzazione, ma la serietà e la determinazione che ci ha portato a demolire il Bubbone sarà la stessa che ci porterà, per fare un esempio, alla eliminazione dell'elettrodotto».

E su quell'area ora via ai lavori per ka costruzione di un parco. «Sarà un parco rispondente alle esigenze della popolazione del quartiere Cecilia - sottolinea il sindaco Magrone - la quale chiede cose semplici, proprio quelle che non hanno avuto a causa di politiche edilizie dissennate. Come semplice è uno spazio verde in cui si possano ritrovare tutti e in particolar modo bambini, anziani, disabili. Dopo quello della legalità, il ripristino della semplicità sarà il più grande risultato politico e sociale che questo quartiere potrà conseguire».