Le dimissioni di Formicola, una lunga lettera 'di buona politica'

Elenca dettagliatamente il lavoro fatto per le Ferrovie e la nuova fermata

martedì 17 dicembre 2019 12.59
Una lunga lettera che William Formicola ha scritto al primo cittadino Nicola Magrone nella quale parla delle sue dimissioni. Una lunga missiva di 'buona politica' con la quale l'assessore ai Lavori Pubblici lascia senza margine di ripensamento la giunta Magrone. Ed elenca anche l'iter per la realizzazione della nuova fermata Fs. Di seguito il testo.
"Sig. Sindaco,
come era peraltro noto, e da tempo anche pubblicamente annunciato, con la presente sono a rassegnare le mie dimissioni dalla carica di Assessore Comunale che Ella, nel luglio del 2015 volle conferirmi quale componente di questa Giunta, ringraziando per la fiducia allora accordatami. Purtroppo, alcuni eventi occorsimi negli ultimi giorni, mi hanno indotto ad una accelerazione nella decisione che, inevitabilmente, sarebbe comunque giunta.
Ritengo però doveroso, non affidare un momento così importante, quanto difficile e grave anche per chi lascia, ad un messaggio di scarne parole, o poche e banali righe di maniera, come spesso si è adusi fare in simili frangenti.
Era mio preciso intendimento infatti, al momento in cui avrei rimesso nelle sue mani l'incarico, farle una puntuale relazione sullo stato dei procedimenti politico-amministrativi in corso presso gli uffici e da me curati e seguiti, ma da una parte l'urgenza di essermi dovuto -come è noto- occupare in maniera molto intensa e parossistica di un problema sopravvenuto quale quello della messa in esercizio della nuova tratta ferroviaria RFI (gravido di tutte le differenti problematiche ed essa connesse) e, dall'altra l'accelerazione che ho impresso alla mia decisione, non mi hanno consentito (non avendone avuto materialmente il tempo) di poterLe redigere un vero e proprio elenco che, a mo' di prospetto, le avrebbe dato contezza dello stato di avanzamento (fase di attuazione, steps successivi, scadenze, ecc.) di attività, opere, progetti, procedimenti, con particolare riferimento ai Lavori Pubblici ed ai Beni Culturali (in particolare le attività sul villaggio neolitico avviate a seguito del Protocollo d'Intesa con la Soprintendenza del 30/08/2019). Di tanto mi scuso per questa incompletezza e di non essere riuscito a fare quanto mi ero prefissato; gli uffici, in ogni modo, saranno sicuramente in grado -anche meglio di quanto avrei potuto fare io- di darle contezza delle attività di cui le avrei fatto cenno.
Intervenendo, inoltre, le mie dimissioni all'indomani della Convocazione di un Consiglio Comunale monotematico sulla problematica "RFI" cui -purtroppo- non potrò parteciparvi, mi preme chiarire a Lei ed a chiunque, a scanso di ogni possibile equivoco o fraintendimento, che le mie dimissioni non intendono per nulla rappresentare un disimpegno dalla questione o, peggio, una "fuga" dalle responsabilità, ovvero un "volermi sottrarre" dall'affrontare questo specifico problema che mi ha visto, invece, fin dai primi momenti in cui mi sono interfacciato con alcuni aspetti legati alla realizzazione da parte del Gruppo FS di questa opera pubblica, assolutamente deciso e determinato ad evidenziare tutte le criticità e problematiche che quest'opera, così congeniata e per nulla condivisa dalla collettività locale, aveva in nuce fin dall'origine e delle conseguenze -anche a lungo termine- di cui era gravida. In particolare, come ho avuto modo -in estrema sintesi- di affermare pubblicamente in un mio intervento -peraltro non previsto ed estemporaneo- nell'ultimo Consiglio Comunale svoltosi, quello che sgomenta è l'atteggiamento che le società del Gruppo FS che hanno curato i diversi aspetti e fasi realizzative dell'opera, hanno dimostrato di assumere nei confronti dell'istituzione Comunale di Modugno e, quindi, in definitiva della collettività modugnese e dei cittadini tutti.
Basterebbero solo pochi passaggi esemplificativi per rendere idea del concetto che si intende esprimere e stigmatizzare:
1) gli enormi ritardi accumulati nel cronoprogramma della realizzazione delle opere che avrebbero dovuto vedere la loro conclusione (e quindi la liberazione del sedime ferroviario che attraversa la città), prima dell'inizio dei lavori di interramento delle FAL, ragion per cui la quasi totalità dei disagi che in questi ultimi anni ha dovuto subire la collettività a causa della realizzazione dei lavori di interramento FAL, trovano causa prima nel mancato rispetto dei tempi da parte di RFI, tale da aver addirittura indotto FAL a dover completamente rivedere i propri progetti e relativi steps realizzativi;
2) il mancato rispetto di una "intesa" siglata nel 2014 (il cosiddetto "Verbale di incontro") con l'Amministrazione Comunale di Modugno (allora rappresenta da un Commissario Prefettizio) per la realizzazione di alcune opere complementari e di compensazione, la cui "non realizzabilità" secondo i patti ed -anzi- addirittura la affermata "nullità" di quella intesa per oggetto -a loro dire- impossibile, si venga a scoprire solo "oggi" ossia nel corso di un incontro tenutosi il 29 Ottobre di quest'anno di cui ho informato prontamente tutta la Giunta, quando invece averlo potuto sapere e conoscere anche solo con alcuni mesi di anticipo, anche in considerazione del fatto che -pure se pochissimi e comunque sempre costantemente sollecitati dall'Amministrazione- vi sono stati incontri utili nella primavera di quest'anno con i responsabili RFI, senza però che vi sia stato cenno alcuno a quanto invece emerso a fine Ottobre riguardo l'accordo del 2014;
3) la comunicazione della "conclusione" dell'opere ed addirittura la "messa in esercizio" della nuova tratta che prevede una nuova stazione ferroviaria fuori dall'abitato di Modugno (cosa che nel concreto determina impatti rilevanti sulle abitudini della cittadinanza e degli utenti e comporta la necessità di una riorganizzazione dei servizi pubblici di trasporto) viene formalizzata non come ci si aspetterebbe "razionalmente" con il dovuto anticipo (anche solo qualche mese) bensì viene "candidamente" comunicato solo e soltanto 25 giorni prima..!!!!! Sarebbe bastato infatti averlo saputo già in primavera per consentire all'Amministrazione di poter almeno di pianificare ed organizzare -per quanto possibile- le necessità minime per l'utenza, atteso anche che le opere previste dagli accordi del 2014 non erano state realizzate da chi invece aveva assunto l'impegno a farle e nulla aveva mai detto a riguardo;
4) di questa "serietà" di atteggiamento da parte delle società del Gruppo FS, ne diventa l'emblema il "dietro-front" riguardo la data di messa in esercizio della tratta originariamente previsto il 15/12/2019 ed oggetto di annuncio ufficiale anche alla cittadinanza, rimandato (forse…) di una settimana e tutto ciò comunicato solo in data 13 Dicembre 2019 ossia tre giorni fa desumendo e scoprendo, da quanto affermato nel comunicato diramato dal gestore, che la decisione e la comunicazione della messa in esercizio della tratta del giorno 15/12/2019 era stata quindi assunta in assenza della prescritta autorizzazione dell'ANSF (Agenzia Nazionale Sicurezza Ferroviaria); Tam sufficit.
Mi preme, quindi, a vantaggio di tutti sintetizzare quanto -a partire dal momento in cui ho appreso (allora ancora informalmente) della messa in esercizio della nuova tratta (con la nuova stazione ferroviaria) e della dismissione della vecchia linea- ho cercato di fare a nome dell'Amministrazione e per i cittadini, in pochissimi giorni, con lo scopo di sopperire almeno ad uno dei disagi più immediati e diretti che l'utenza avrebbe avuto istituendo un collegamento provvisorio su gomma (Bus), in ragione della ubicazione della nuova stazione (fuori dall'abitato), circostanza aggravata anche dalla mancata realizzazione delle opere viarie di collegamento, ivi compresa quella pedonale:
- ho reso noto all'intera Giunta (con nota Prot. 54084 del 30/10/2019) dell'esito dell'incontro tenutosi -dopo sollecitate e ripetute richiese dell'Amministrazione Comunale- solo in data 29/10/2019. In tale frangente segnalavo inoltre, testualmente, che "Con l'occasione tutti i presenti hanno appreso da RFI che la nuova linea ferroviaria entrerà in esercizio in data 15 Dicembre 2019. È superfluo sottolineare -attesa l'ubicazione della nuova "fermata" al di fuori dell'abitato- i disagi per gli utenti in assenza di un servizio di collegamento con il resto dell'abitato" (la formalizzazione, è poi pervenuta in via ufficiale a circa 20 giorni di distanza, solo in data 21/11/2019);
- in attesa delle comunicazioni formali (in quanto visti i tempi ristretti, andava evitato di perdere anche solo un giorno per predisporre le azioni amministrative utili) già nella stessa data del 30/10/2019 ho provveduto a richiedere al gestore-concessionario del TPL di Modugno (nota Prot. 54089 del 30/10/2019), un incontro "onde poter verificare le condizioni di fattibilità e la percorribilità dell'inserimento di un collegamento/fermata/capolinea presso la Stazione RFI di prossima apertura";
- all'esito dell'incontro tecnico avuto con il concessionario TPL in data 06/11/2019 (il quale si è reso immediatamente disponibile), è pervenuta all'Ente la comunicazione formale del gestore di una prima ipotesi di lavoro, sopratutto tesa a quantificare l'entità dell'impegno economico che, in prospettiva, sarebbe dovuto gravare sull'incremento del servizio (il TPL infatti, riceve una somma dalla Regione Puglia limitata ai cosiddetti "servizi minimi"); in questa fase di avvio della pianificazione del collegamento con il Bus, è emerso pesantemente il problema che, non avendo a disposizione gli orari delle fermate dei convogli ferroviari passanti dalla stazione, non era possibile procedere ad un pianificazione "esecutiva" e di dettaglio delle corse e dell'incremento dei Km necessario a garantire i necessari collegamenti fra la nuova Stazione e l'abitato, ne per l'immediato e né a regime;
- mi sono pertanto adoperato a scrivere urgentemente a TRENITALIA (società che gestisce il traffico passeggeri e quindi gli orari dei convogli ferroviari) rappresentando (nota Prot. 57005 del 17/11/2019) la necessità "di poter disporre, con la massima urgenza, degli ORARI dei treni e delle fermate (Arrivi-Partenze) della nuova Stazione Ferroviaria di Modugno [...] al fine di consentire a questa Amministrazione di organizzare con il concessionario del servizio del TPL cittadino, un servizio provvisorio di trasporto con Bus navetta, della nuova stazione ferroviaria con il centro dell'abitato, nelle more della definizione del nuovo piano di Bacino del TPL dell'ATO-Città Metropolitana di Bari"; sempre con la medesima comunicazione veniva inoltre chiesta, ancora una volta conferma formale (non essendo allora pervenuta alcuna ufficializzazione) dell'entrata in esercizio della tratta il 15/12/2019; di tale aspetto veniva congiuntamente informata della problematica del collegamento da attivarsi, anche la Regione Puglia e la sezione Trasporti della Città Metropolitana, ricordando loro che questa Amministrazione aveva già segnalato tale necessità nel 2018 nell'ambito delle attività di riorganizzazione del Piano di Bacino del TPL;
- sempre in data 17/11/2019 (con ulteriore comunicazione Prot. 57006 del 17/11/2019) mi sono adoperato ad avviare contestualmente presso l'ufficio competente (Servizio 5), l'attivazione di quanto necessario per poter procedere all'attivazione del servizio di TPL aggiuntivo chiedendo di provvedere "con urgenza ad assicurare l'attivazione di detto servizio integrativo all'utenza -fermo restando la conferma della data di effettiva messa in esercizio della nuova tratta- attingendo, per la copertura finanziaria al Cap. 5511, la cui capienza apparirebbe compatibile almeno per garantire il servizio nel periodo che va dal 15/12/2019 al 31/12/2019" disponibilità finanziaria verificata anche con il Responsabile del Servizio 6 il giorno del Consiglio Comunale delle Variazioni di Bilancio;
- solo in data 21/11/2019 mediante PEC delle ore 14:13 RFI comunica formalmente all'Amministrazione Comunale che, a partire dalle 05:10 del 15/12/2019, sarebbe stata attivata la nuova linea ferroviaria Bari-Taranto (tratta "Bari S. Andrea - Bitetto") con contestuale dismissione della vecchia stazione ubicata nel centro di Modugno, e l'entrata in funzione (con tutte le criticità note) della nuova Stazione;
- solo 10 giorni dopo la nostra richiesta, con nota del 27/11/2019 TRENITALIA finalmente comunica all'Amministrazione Comunale gli orari dei convogli ferroviari che effettueranno la fermata alla nuova Stazione di Modugno, e che si provvede a trasmettere immediatamente al concessionario al fine di consentirgli di redigere, quanto prima possibile, una pianificazione operativa degli orari dell'istituendo servizio di collegamento su gomma fra la nuova stazione ed il centro dell'abitato, in grado di coprire però -stanti le attuali disponibilità di bilancio- solo i primi 15 giorni di servizio;
- in data 29/11/2019 il Concessionario del TPL, avendo avuto contezza degli orari di fermata/partenza dei convogli ferroviari, trasmette la pianificazione del servizio sperimentale e provvisorio da attivarsi, la cui pianificazione così redatta risulta essere in grado di coprire il 100% degli arrivi/partenze dei convogli ferroviari passanti per la nuova Stazione di Modugno che in questa fase di urgente attivazione provvisoria del servizio rappresenta un optimum (non si sarebbe riusciti a fare di meglio…);
- in data 05/12/2019 (con nota Prot. 60840 del 05/12/2019) viene da me richiesto agli uffici di procedere con gli atti amministrativi idonei ad assicurare l'attivazione del servizio aggiuntivo, trasmettendo in uno alla comunicazione di predisposizione degli atti, anche il prospetto (timetable) degli orari redatto dal concessionario TPL;
- contestualmente, in data 05/12/2019 si svolge presso l'ufficio del Sindaco a Palazzo la Corte un incontro fra l'Amministrazione Comunale (presente anche il Responsabile del Servizio competente) con alcuni responsabili RFI-ITALFERR nel corso del quale sono state affrontate le problematiche riguardanti la mancata realizzazione di opere previste da un accordo del 2014; in occasione di tale incontro ho -nel corso dei miei interventi- diverse volte fatto riferimento al notevole sforzo (facendolo pesare ai rappresentanti del Gruppo FS) anche organizzativo, che l'Amministrazione stava sopportando per assicurare -pur se soltanto nell'immediato- un servizio di collegamento su gomma (Bus navetta) onde venire incontro ai disagi che sarebbero derivati dall'allocazione della nuova stazione;
- ho inoltre personalmente insistito in quella sede, a che RFI formalizzasse la disponibilità ad assumersi l'impegno già verbalmente manifestato ma non poi formalizzato, a ristorare il Comune di somme occorrenti per le opere non realizzate, confermando così la loro volontà manifestata di mantener fede -anche se in tempi differenti dal previsto ed in forma diversa- mediante la sottoscrizione di una Convenzione a farsi che contemplasse l'importo delle somme da corrispondere al Comune di Modugno per quanto previsto dell'accordo del 2014 e disciplinasse le relative modalità di erogazione;
- il giorno successivo 06/12/2019 mi preoccupavo di inviare una nota formale alla Regione Puglia - Ufficio Trasporti (Prot. 61161 del 06/12/2019) diretta anche all'Ass. Giovanni Giannini, con la quale veniva formalizzata a nome dell'Amministrazione Comunale, la necessità di provvedere con urgenza all'integrazione della quota di trasferimento da parte della Regione Puglia relativa ai "servizi minimi" del TPL di Modugno, provvedendo anche a quantificare una stima sommaria in proiezione, dell'incremento annuo occorrente per far fronte a tale nuovo ed ulteriore servizio di trasporto locale;
- in data 11/12/2019 viene completata la predisposizione degli atti necessari (proposta di Delibera di Giunta) completa anche dei relativi pareri (tecnico e contabile) che poi la Giunta Comunale approvava -in via di urgenza- con deliberazione nr. 133 del 12/12/2019 dichiarata immediatamente eseguibile, ed in forza della quale il Servizio 5 con propria Determinazione provvedeva ad assicurare l'attivazione del Servizio di Bus Navetta, come previsto, a partire dalle ore 05:20 della mattina del 15/12/2019.
Il resto è storia di qualche giorno fa, avendo appreso -come tutti- il rinvio da parte di RFI della messa in esercizio della tratta il giorno 15/12/2019. In ogni caso, il Comune di Modugno, era pronto -almeno per quanto era nelle sue materiali possibilità- e cioè per l'attivazione urgente di un servizio di collegamento passeggeri "da" e "per" Nuova Stazione-Centro cittadino.

Un importante risultato va comunque registrato per l'Amministrazione Comunale, e cioè che in data 11/12/2019 l'Ing. Ciro Napoli a nome di RFI ha formalizzato all'Amministrazione Comunale -dopo le nostre incessanti richieste in tal senso- la volontà e l'impegno alla predisposizione e successiva stipula di una Convenzione che ristori il Comune per il mancato adempimento dell'accordo del 2014. In particolare viene affermato nella nota dell'11/12/2019 che è "conferma la disponibilità, peraltro già messa in campo da questa Società, nel condurre un'analisi tecnico-economica di detti interventi recependo le modifiche progettuali richieste recentemente da codesta Amministrazione in variante al verbale del 2014 e riportando l'impegno di Ferrovie all'erogazione di un contributo economico in favore del Comune di Modugno, opportunamente disciplinato da un'apposita convenzione che stabilisca i reciproci impegni".

Nella nota si fa anche cenno alla richiesta di installazione di impianti di ascensore (di cui la Stazione è priva), necessità emersa ed evidenziata anche direttamente da Lei, Sig. Sindaco, a seguito di breve sopralluogo sul cantiere svoltosi circa due settimane fa, per la cui realizzazione "è stato avviato uno studio preliminare di fattibilità".

Credo, personalmente, che sull'aspetto relativo alla mancata realizzazione delle opere nei tempi previsti secondo l'accordo del 2014, questa strada sia ormai l'unica percorribile attesi gli eventi come sono andati. Sarebbe quanto mai utile -per quanto possibile- bruciare i tempi di redazione, approvazione e sottoscrizione della Convenzione al fine di dare anche in via formale assicurazione giuridica ed economica della possibilità di realizzazione delle opere complementari anche se, purtroppo, tardive rispetto al momento in cui esse andavano realizzate.

Tornando un attimo alle mie dimissioni ed al momento -che comprendo cruciale- in cui esse intervengono, capisco bene le difficoltà di questo particolare momento e l'imbarazzo -anche mio- nel lasciare il mio incarico a convocazione del Consiglio Comunale già avvenuta su questo importante problema, e per il quale ho -nel corso degli ultimi 20 giorni- bruciato ogni tappa possibile, nell'interesse dell'Amministrazione e della collettività.

È peraltro noto che su questa vicenda sono sempre stato abbastanza critico sul progetto in sé e sulle sue modalità di realizzazione, ed ho affrontato sempre con estremo coraggio, decisione e determinazione, le problematiche rinvenienti da quest'opera infrastrutturale (non sono peraltro ideologicamente o culturalmente contrario alla realizzazione di opere infrastrutturali, anzi!) ma per come questa in particolare sia stata concepita, continuo a ritenere che dalla stessa non ne verrà né per la comunità modugnese, né per gli obiettivi regionali di integrazione e intermodalità dei trasporti, alcun giovamento. Ciò ho avuto modo di esprimerlo anche all'interno di un questionario di monitoraggio dell'opera che è stato richiesto di compilare all'Amministrazione Comunale dove non ho risparmiato pesanti critiche al progetto ed alla logica dell'opera così come è stata ideata.

L'Amministrazione Comunale è stata forse la prima a segnalare -ad esempio- come il tracciato ferroviario, nella parte che attraversa la S.P. 92, interferisce con una Zona di Tutela del PPTR della Regione Puglia (Tutela delle Lame), cosa emersa anche a seguito di mie segnalazioni all'Autorità di Bacino ed alla Regione Puglia.

Ma l'aspetto fondamentale che ritengo debba sottolinearsi e sui cui bisogna attentamente riflettere è che lo spostamento del tracciato dei binari dall'abitato (attualmente attraversato da essi) ed il conseguente posizionamento della "Stazione" RFI di Modugno (peraltro semplice "fermata" senza neppure servizi igienici) in un'area assolutamente lontana dall'abitato e completamente isolata, non risponde ad alcuna logica virtuosa riguardo la mobilità sostenibile. Al contrario determinerà, invece, un disincentivo all'utilizzo del mezzo su rotaia RFI in quanto l'utente che farà scalo presso la nuova "Stazione", per raggiungere l'abitato sarà costretto a dover percorrere diversi Km, ragion per cui si renderà necessario l'utilizzo di altri mezzi di trasporto su gomma che rappresenteranno solo un aggravio in termini di appesantimento dei costi sopportati dalla collettività (gestione mezzi "navetta" che colleghino la "fermata" fuori città all'abitato), determinando anche un aggravio dal punto di vista dell'incremento del traffico su gomma, invece che della auspicata sua diminuzione. Inoltre, l'allocazione della "fermata" RFI a grande distanza dalla Stazione FAL (diversamente dalla situazione attuale in cui i due scali ferroviari RFI-FAL oggi sono uno di fronte all'altro), determinerà una forte riduzione dell'utilizzo intermodale fra i due servizi di trasporto su rotaia (FAL-RFI), oggi consentita e favorita dall'ubicazione delle due Stazioni nel medesimo luogo.

A cose fatte, ora, andrebbe con urgenza sollecitata ed ottenuta da parte della Regione Puglia, che è specificatamente competente in materia, un incremento dei trasferimenti dei "servizi minimi" in favore del Comune di Modugno atti a soddisfare l'ineludibile esigenza del trasporto su gomma (TPL) di collegamento fra la nuova Stazione ed il centro abitato, e del quale non sarà possibile fare a meno.

Certo, ci sarebbe da chiedersi quale sia la vera logica che sottende la nuova rideterminazione e progettazione da parte della Regione Puglia del Piano di Bacino del TPL (in particolare dell'ATO Città Metropolitana di Bari) che dura ormai da anni, e rilevare che nessuno si sia accorto della nuova tratta ferroviaria in costruzione e, quindi destinata un giorno all'entrata in esercizio, e che tale novità avrebbe disegnato una nuova dislocazione dei punti di interscambio e di servizio dei trasporti, per quanto attiene anche -e soprattutto- il Comune di Modugno: da una parte con la delocalizzazione della fermata ferroviaria sarebbe emersa la necessità di un necessario collegamento suppletivo in grado di raccordare la stazione con l'abitato, e dall'altra avrebbe comportato la perdita dell'intermodalità fra RFI-FAL che l'ubicazione della vecchia stazione (con il tracciato passante attraverso l'abitato) invece, assicurava.

Peraltro il tutto, questa volta sì in largo anticipo, era stato segnalato dal Comune di Modugno con ultima comunicazione risalente al maggio del 2018 (nota Prot. 33928 del 22/06/2018) alla Città Metropolitana di Bari nell'ambito delle attività di riorganizzazione e del Piano di Bacino del TPL (in particolare dell'ATO Città Metropolitana di Bari), in riferimento al quale veniva evidenziata, a latere di ulteriori osservazioni, anche "la necessità di prevedere, per il futuro, un transito e/o corsa che assicuri il collegamento con la nuova stazione RFI che verrà attivata in sostituzione di quella attualmente esistente sulla linea che attraversa l'abitato, non appena sarà completata e messa in esercizio la nuova tratta ferroviaria Bari Sant'Andrea - Bitetto".

Ritengo personalmente che sia una grossolana svista da parte di coloro che sono intenti nelle attività di progettazione del Piano di Bacino del TPL aver del tutto ignorato una simile evidenza, se non altro anche nei tempi di entrata in esercizio della nuova linea di trasporto, oltre che dei collegamenti stessi. Sinceramente, se emergono lacune simili, è difficile capire in cosa consistano queste "progettazioni" e "riorganizzazioni" al fine dell'ottimizzazione della mobilità sostenibile, peraltro in corso da anni…!

Bene, Sig. Sindaco, su questo argomento, se Ella riterrà utile e possibile alla causa modugnese, potrà anche dare lettura all'aula di queste mie considerazioni -fatte in estrema sintesi- sulla questione o farle proprie ove da Lei ritenute utili e condivisibili. La prenda questa, come una mia ultima testimonianza su una questione che interesserà tutto il Consiglio Comunale domani (e che, se non mi fossi dimesso, avrei io stesso condiviso con l'aula), ovvero quale possibile spunto per la relativa discussione che, sono sicuro, si arricchirà di riflessioni interessanti e di proposte di risoluzione di questo serio problema che si è concretizzato, in tutta la sua dirompenza, davvero in pochissimo tempo. Gli uffici in ogni caso (in particolare il Serizio 5) saranno in grado di fornire a Lei ed al Consiglio tutte le informazioni e la documentazione riguardante il procedimento, ed a chiarire aspetti sia di carattere tecnico che amministrativo.

Personalmente auspico, inoltre, che il Consiglio Comunale possa trovare sull'argomento, nell'interesse della comunità modugnese, posizioni condivise senza eccessive o pretestuose divisioni di parte con inutili "distinguo", in maniera da poter conferire quanta più forza possibile alla Città di Modugno per garantire gli interessi della collettività e dei cittadini modugnesi, che si sono visti -di fatto- "schiacciati" fin dalle prime fasi progettuali di quest'opera infrastrutturale, che porta sì dei vantaggi nel complesso (ma forse maggiormente ad altri territori), mentre per talune singole comunità -come il caso di Modugno- determinano invece un prezzo abbastanza caro da pagare.

Per il resto Sig. Sindaco, dimettendomi dall'incarico, spero di aver in questi anni lealmente servito questa Amministrazione e la collettività modugnese tutta, per quanto mi è stato possibile fare in ragione delle mie capacità, e per la cui causa non ho comunque risparmiato nulla di personale, compresi, vita personale, affetti familiari ed impegni lavorativi.

Sono fiducioso e convinto che il mio allontanamento dall'Amministrazione, anche se apparentemente un po' brusco, non determinerà alcunché di negativo e questo mi dà maggiore serenità in ordine alla decisione assunta.

Mi scuso per la lunghezza di questo mio messaggio, forse non consueto nella forma e nello stile comunemente utilizzato per le proprie dimissioni. Ma ho comunque ritenuto di farlo, nel delicato frangente in cui presento le mie dimissioni dalla carica di Assessore, quale gesto di doveroso contributo alla coerenza e lealtà verso tutti: verso di Lei, verso i colleghi di Giunta, verso tutti i Consiglieri Comunali (di maggioranza e di opposizione) con i quali ho, ed abbiamo, condiviso, in questi anni, un comune percorso al servizio delle istituzioni e della collettività.

Del resto nella vita siamo provvisori -come spesso Lei stesso amava ricordare- e non è opportuno, pertanto, affezionarsi alle cose transitorie. Lucio Quinzio Cincinnato ha insegnato che c'è un momento per occuparsi della cosa pubblica, ed un altro per tornare al lavoro di aratura dei campi in cui, prima della chiamata pubblica, questi era intento a lavorare.

Sento di avere ancona tante cose da dire e condividere ma non è questo il momento. Nel salutarLa, pertanto, come Sindaco e chiedendo a Lei di salutare per me tutti i colleghi di Giunta ed i Consiglieri Comunali di Modugno, con la presente rassegno formalmente le mie dimissioni".