L'ex Auchan di Modugno verso la chiusura? I sindacati: «Senza dialogo voci incontrollate»
Nel frattempo i consiglieri Cramarossa, Vitucci, Clementini e Vasile presentano un'interrogazione urgente al sindaco Magrone
giovedì 11 giugno 2020
13.19
L'ex Auchan di Modugno prossimo alla chiusura? Stando alle voci dei bene informati sembrerebbe così. Stando a quanto si dice infatti: «Non sarebbe più previsto alcun approvvigionamento di merce da collocare a scaffale e le scorte dell'ipermercato garantirebbero la vendita per non più di due settimane». Voci che vanno a sommarsi con quanto già si sa relativo alla volontà di ridurre l'area di vendita, come da SCIA presentata all'UTC del Comune di Modugno in cui si parla di ristrutturazione dell'area. Senza considerare le voci riguardanti il possibile subentro di Despar, che andrebbe a rilevare il negozio con superficie più piccola, con tutte le possibile conseguenze sui dipendenti, ancora appesi ad un filo.
«Le voci in questione potrebbero essere tutte vere come potrebbe essere l'esatto contrario - sottolinea Barbara Neglia di Filcams Cgil - Noi continuiamo a non avere relazioni sindacali con l'azienda, nei prossimi giorni formalizzeremo una ulteriore richiesta di incontro perché appunto le voci sono sempre più insistenti, soprattutto quelle relative ad un possibile passaggio a Despar e quindi c'è una necessaria esigenza di capire che cosa sta succedendo».
E sulla scorta di questa incertezza i consiglieri comunali Cramarossa, Vitucci, Clementini e Vasile hanno presentato una interrogazione urgente al sindaco Magrone in cui chiedono: «Quali sono le urgenti determinazioni che il sindaco intende adottare, unitamente alle istituzioni sovraordinate al Comune di Modugno e alle sigle sindacali, al fine di tutelare l'intera platea di lavoratori e stante il ruolo che il Comune di Modugno svolgerebbe nel controllo sui lavori edilizi che saranno svolti all'interno della struttura di vendita».
Nel frattempo 140 famiglie restano appese ad un filo, nell'attesa che le voci diventino conferme o che almeno si sappia davvero qualcosa.
«Le voci in questione potrebbero essere tutte vere come potrebbe essere l'esatto contrario - sottolinea Barbara Neglia di Filcams Cgil - Noi continuiamo a non avere relazioni sindacali con l'azienda, nei prossimi giorni formalizzeremo una ulteriore richiesta di incontro perché appunto le voci sono sempre più insistenti, soprattutto quelle relative ad un possibile passaggio a Despar e quindi c'è una necessaria esigenza di capire che cosa sta succedendo».
E sulla scorta di questa incertezza i consiglieri comunali Cramarossa, Vitucci, Clementini e Vasile hanno presentato una interrogazione urgente al sindaco Magrone in cui chiedono: «Quali sono le urgenti determinazioni che il sindaco intende adottare, unitamente alle istituzioni sovraordinate al Comune di Modugno e alle sigle sindacali, al fine di tutelare l'intera platea di lavoratori e stante il ruolo che il Comune di Modugno svolgerebbe nel controllo sui lavori edilizi che saranno svolti all'interno della struttura di vendita».
Nel frattempo 140 famiglie restano appese ad un filo, nell'attesa che le voci diventino conferme o che almeno si sappia davvero qualcosa.