Italia Giusta Secondo Costituzione, 'un centrosinistra in frantumi e un centrodestra inventato. Disposti a tutto per bloccare la legalità di Magrone"

La nota politica a quattro mesi dalle Amministrative

martedì 14 gennaio 2020 18.12
Una lunga nota di Italia giusta secondo Costituzione che fa il punto sulla situazione politica cittadina a quattro mesi dalle Amministrative: "un centrosinistra in frantumi, un centrodestra inventato. Disposti a tutto per bloccare la legalità portata avanti da Magrone". Nella nota si legge ancora: "un vecchio comitato d'affari tenta oggi di riprendersi Modugno. Si aggira tra un centrosinistra in frantumi e senza identità che non riesce a portare a votare nessuno neanche per le primarie, mentre i suoi tre-quattro dirigenti litigano ferocemente tra loro, e un centrodestra inesistente, riesumato da una inventata Lega Nord per ridare pulpito a un 'ideologo' impresentabile (e per questo tenuto nell'ombra) e ad un ex assessore del secolo scorso che venne dimissionato, nel giro di pochi mesi, dallo stesso sindaco che lo aveva nominato.
In questo contesto deprimente, Italia Giusta secondo la Costituzione ha espresso per cinque anni un'amministrazione forte e capace. Contro la quale da sempre si agita anche un nugolo di faccendieri, col preciso compito di fare in modo che l'amministrazione Magrone non porti a compimento il suo impegno e, soprattutto, che i vecchi padroni della città, alle elezioni amministrative ormai prossime, tornino saldi al loro posto di comando per ripristinare quel "sistema Modugno" che era fatto in primo luogo di mazzette e di cemento incontrollato e che è stato smantellato grazie a questa amministrazione.
S'inserisce qui il chiacchiericcio alimentato da giornaletti cittadini on line. S'inserisce qui il gioco cinico che il direttore di uno di questi periodici, Pino Oro, da sempre espressione di palazzinari cittadini, ha giocato con l'ex assessore Antonio Alfonsi, il quale, confidando nell'anonimato promessogli da Oro, ha tentato di usare il giornaletto per proprie finalità contro l'amministrazione della quale faceva parte ed è invece brutalmente stato usato da Oro. Chiamato dalla giunta in un'aula di giustizia a rispondere delle diffamazioni riportate sul periodico, Oro infatti non ha esitato un attimo a rivelare la sua fonte: Antonio Alfonsi. E ancora qualche giorno fa, ha scritto un nuovo irridente articolo nel quale ribadisce – casomai a qualcuno fosse sfuggito – che la fonte che voleva restare anonima era lui, proprio lui: Antonio Alfonsi, trattandolo ormai da zimbello pubblico. Continuando nel suo gioco, Oro annuncia altre sfolgoranti novità: un altro assessore, altri due assessori da spubblicare e così via. Qualcun altro cui attribuire proprie e altrui diffamazioni e falsità. Il gioco ormai è chiaro.
E' chiaro, tuttavia, anche che cosa significhi che questa amministrazione ha a capo Nicola Magrone: a lui i cittadini hanno affidato cinque anni fa la loro voglia di cambiamento e sanno che questa loro fiducia non potrà mai essere tradita".