Inquilini morosi? 'La mano' dal Comune
Intervento dell'assessore Alfonsi
martedì 3 aprile 2018
11.25
Il neo eletto assessore ai Servizi Sociali Antonio Alfonsi si mette subito al lavoro pubblicando un bando riguardante la Morosità inconsapevole. Con Determinazione n. Reg. Generale 321 del 22/03 l'assessorato ai Servizi Sociali ha approvato il nuovo Bando per ottenere un contributo economico volto ad aiutare coloro che si sono trovati in una situazione di sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento del canone di locazione o perchè hanno perso il lavoro, per accordi sindacali che hanno causato la diminuzione delle ore di lavoro, cassa integrazione ordinaria o straordinaria, mancato rinnovo di contratti a termine, cessazioni di attività libero-professionali o malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato o la consistente riduzione del reddito complessivo del nucleo medesimo o la necessità dell'impiego di parte notevole del reddito per fronteggiare rilevanti spese mediche e assistenziali.
Per usufruire del contributo i nuclei familiari dovranno avere cittadinanza italiana o di uno Stato appartenente all'Unione europea, oppure nei casi di cittadini non appartenenti all'U.E. possedere un regolare titolo di soggiorno. Devono essere ovviamente in possesso di un canone di locazione ad uso abitativo, con residenza nell'alloggio da almeno un anno, ed essere destinatari di un atto di intimazione di sfratto per morosità con citazione di convalida. Devono inoltre avere un reddito ISE non superiore ad € 35.000,00 o un reddito derivante da regolare attività lavorativa con un valore ISEE non superiore ad € 26.000,00 e dimostrare la non titolarità del richiedente e di ciascun componente del nucleo familiare di diritti di proprietà, usufrutto, uso o abitazione su immobile ad uso abitativo, nel territorio nazionale.
Il contributo è anche rivolto ai coniugi separati o divorziati che versano in particolari condizioni di disagio economico, come previsto dalla L.R. n. 45 del 15/11/2017, art. 6.
Le domande di partecipazione devono essere compilate unicamente sui moduli pubblicati sul sito del Comune o distribuiti presso l'Ufficio Servizi Sociali in V.Le della Repubblica, 46/48.h
Per usufruire del contributo i nuclei familiari dovranno avere cittadinanza italiana o di uno Stato appartenente all'Unione europea, oppure nei casi di cittadini non appartenenti all'U.E. possedere un regolare titolo di soggiorno. Devono essere ovviamente in possesso di un canone di locazione ad uso abitativo, con residenza nell'alloggio da almeno un anno, ed essere destinatari di un atto di intimazione di sfratto per morosità con citazione di convalida. Devono inoltre avere un reddito ISE non superiore ad € 35.000,00 o un reddito derivante da regolare attività lavorativa con un valore ISEE non superiore ad € 26.000,00 e dimostrare la non titolarità del richiedente e di ciascun componente del nucleo familiare di diritti di proprietà, usufrutto, uso o abitazione su immobile ad uso abitativo, nel territorio nazionale.
Il contributo è anche rivolto ai coniugi separati o divorziati che versano in particolari condizioni di disagio economico, come previsto dalla L.R. n. 45 del 15/11/2017, art. 6.
Le domande di partecipazione devono essere compilate unicamente sui moduli pubblicati sul sito del Comune o distribuiti presso l'Ufficio Servizi Sociali in V.Le della Repubblica, 46/48.h