In aumento i furti di olive
Allarme Coldiretti
giovedì 16 novembre 2017
10.18
In aumento i furti di olive delle campagne in Puglia. Lo denuncia Coldiretti Puglia, che come diamanti andrebbero sorvegliate di notte e scortate durante i trasferimenti nei frantoi.
«I mandanti dei gruppi criminali sono italiani - denuncia Gianni Cantele, presidente di Coldiretti Puglia - anche se spesso si avvalgono di "manodopera" straniera. Stanno letteralmente depredando gli oliveti del barese, tarantino e del foggiano. In 2/3 minuti riescono a portare via oltre 30 chili di olive ad albero, battendo gli ulivi con mazze anche di ferro per far crollare il maggior numero di prodotto, danneggiando al contempo le piante. Le squadre di malfattori trascinano le reti sotto gli olivi a mano a mano che i complici percuotono i rami, per raccogliere il maggiore numero possibile di olive in caduta. Gli agricoltori, ormai per il terzo anno consecutivo, sono vittime diun fenomeno che si sta consolidando e aggravando nel tempo.
Plauso all'attività della Guardia di Finanza che ha scoperto a Torremaggiore (Foggia) in un frantoio - aggiunge Coldiretti Puglia - oltre 53 quintali di olive rubate pronte per essere molite. Gli episodi più gravi si stanno registrando nelle zone orientale e occidentale di Taranto, nel nord barese e a Torremaggiore, San Severo e Cerignola».
«Il calo della produzione del 25% rispetto alla media produttiva pugliese - aggiunge il direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - sta facendo degenerare la situazione. E questo è un fenomeno che preoccupa e non poco gli imprenditori olivicoli pugliesi, vittime di razzie di olive ad opera di squadre organizzate. Oltre alla perdita di reddito per il furto di olive e al danneggiamento delle piante, gli agricoltori sono costretti ad impiegare più manodopera per recuperare dal terreno parte della 'refurtiva' che i ladri, trascinando velocemente le reti di raccolta, non riescono a portare via».
«I mandanti dei gruppi criminali sono italiani - denuncia Gianni Cantele, presidente di Coldiretti Puglia - anche se spesso si avvalgono di "manodopera" straniera. Stanno letteralmente depredando gli oliveti del barese, tarantino e del foggiano. In 2/3 minuti riescono a portare via oltre 30 chili di olive ad albero, battendo gli ulivi con mazze anche di ferro per far crollare il maggior numero di prodotto, danneggiando al contempo le piante. Le squadre di malfattori trascinano le reti sotto gli olivi a mano a mano che i complici percuotono i rami, per raccogliere il maggiore numero possibile di olive in caduta. Gli agricoltori, ormai per il terzo anno consecutivo, sono vittime diun fenomeno che si sta consolidando e aggravando nel tempo.
Plauso all'attività della Guardia di Finanza che ha scoperto a Torremaggiore (Foggia) in un frantoio - aggiunge Coldiretti Puglia - oltre 53 quintali di olive rubate pronte per essere molite. Gli episodi più gravi si stanno registrando nelle zone orientale e occidentale di Taranto, nel nord barese e a Torremaggiore, San Severo e Cerignola».
«Il calo della produzione del 25% rispetto alla media produttiva pugliese - aggiunge il direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - sta facendo degenerare la situazione. E questo è un fenomeno che preoccupa e non poco gli imprenditori olivicoli pugliesi, vittime di razzie di olive ad opera di squadre organizzate. Oltre alla perdita di reddito per il furto di olive e al danneggiamento delle piante, gli agricoltori sono costretti ad impiegare più manodopera per recuperare dal terreno parte della 'refurtiva' che i ladri, trascinando velocemente le reti di raccolta, non riescono a portare via».