I furbetti usano i miei bidoni, e io pago!
Un negoziante lamenta l'inciviltà di alcuni cittadini
martedì 7 agosto 2018
23.22
È ancora una volta il web a dare voce ad un problema che colpisce i negozianti modugnesi. Oggetto del disagio la raccolta differenziata. Una commerciante, su un noto gruppo Facebook dedicato alla città, lamenta l'utilizzo dei suoi bidoni della differenziata da parte dei passanti. I quali, vedendo un contenitore a vista e incustodito, pensano bene di rifilare alla povera malcapitata il frutto di una cattiva, se non inesistente, raccolta domestica. "Nelle pattumiere della mia attività trovo di tutto - commenta - dalle coperte ai copri water, medicinali e altre cose impensabili e maleodoranti. Questo è quello che si chiama civiltà. Noi negozianti dobbiamo salassarci per pagare la tassa sui rifiuti e questo è il risultato". La commerciante di via Palese fa presente che questa non è neanche la prima volta che accade di dover differenziare rifiuti non suoi. È come lei tanti altri negozianti hanno il medesimo problema. Una soluzione potrebbe essere quella di chiudere a chiave i bidoni oppure custodirli all'interno dell'attività, ma è necessario tener presente anche la mancanza di spazi da parte di alcune attività per riporre i bidoni oppure la scomodità di chiudere è aprire puntualmente i contenitori per conferire il rifiuto. "I cittadini per non tenersi il rifiuto in casa - spiega - pensano bene di usare i bidoni delle attività commerciali piuttosto che aspettare il giusto giorno di conferimento. Questa situazione non è più tollerabile e verranno presi dei provvedimenti in merito". Nell'ultimo Consiglio comunale l'assessore all'Ambiente Tina Luciano ha fatto presente che se per le utenze domestiche si è raggiunto un buon livello di differenziata, alcune attività commerciali , invece, ritengono differenziare ancora un costo. C'è da chiedersi quanti negozianti non facciano davvero la divisione dei rifiuti e quanti, invece, vedano annullati i loro sforzi di differenziare i rifiuti da parte dei soliti furbetti.