Chiede di poter andare via ma il Comune gli nega l'autorizzazione

Al dirigente non è stata concessa la possibilità di andare a lavorare a Triggiano

martedì 8 gennaio 2019 14.44
Continua la fuga di dipendenti dal Comune di Modugno, bloccati da determine di giunta. Questa volta è toccato a Fulvio Gesmundo. Per anni operativo all'ufficio Finanze, con la mansione di "Istruttore Direttivo Amministrativo/Contabile" cat. D6, è dipendente con contratto a tempo pieno e indeterminato in servizio presso l'Ufficio Piano di Zona del Comune. Il 4 dicembre scorso ha manifestato la propria disponibilità presso il Comune di Triggiano. La carica, con durata 6 mesi, doveva avere decorrenza dal 1 gennaio. ll responsabile dell'Ufficio di Piano aveva dato il suo benestare al trasferimento, a patto però che si procedesse all'individuazione di un altro istruttore direttivo contabile a copertura del posto, come richiesto dal Piano Regionale delle Politiche Sociali e dalla convenzione costitutiva dell'Ufficio di Piano. A bloccare il trasferimento è intervenuta la Giunta, questa volta con voto unanime, fatta eccezione per l'astensione del vice sindaco Francesca Benedetto. Assenti gli assessori Antonio Alfonsi e William Formicola. La motivazione del no è sempre la stessa: la mancanza di personale con le medesime competenze specialistiche, in questo caso personale di categoria D da collocare nell'Ufficio Piano di Zona, in sostituzione a Gesmundo. "Seppure il comando temporaneo presso altro Ente comporti un vantaggio in termini di economicità, riducendo la spesa di personale – si legge nella determina – il trasferimento potrebbe concretamente pregiudicare il funzionamento dell'Ufficio Piano di Zona in termini di efficacia ed efficienza". Ovviamente in base all'articolo 48 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti Locali, che attribuisce agli organi di vertice dell'amministrazione locale la competenza per l'adozione degli atti in materia di organizzazione e di dotazioni, la decisione finale spetta al Comune. Ma c'è da chiedersi come mai tanta penuria di figure professionali qualificate, che causa l'impossibilità da parte dei dipendenti di essere sostituiti e, quindi, trasferiti secondo richiesta.