Fighter, il cane del Nucleo Carabinieri Cinofili di Modugno, scova 56 kg di droga a Molfetta
Da una prima stima, il valore dello stupefacente sequestrato, qualora immesso nel mercato illecito, si sarebbe aggirato oltre ai 500 mila euro
mercoledì 27 aprile 2022
12.23
Il fiuto di "Fighter", il cane antidroga del Nucleo Carabinieri Cinofili di Modugno, è risultato ancora una volta infallibile, e ha permesso ai carabinieri, nel pomeriggio di venerdì, durante l'ispezione in un magazzino di una ditta di logistica ubicato nella zona industriale di Molfetta di trovare circa 30 chili netti di hashish e 26 chili netti di marijuana, oltre a un rilevatore di posizione GPS attivato.
Il cane, appena entrato, si è avvicinato ad alcuni pallet provenienti da diverse parti d'Italia e dall'estero, e ha cominciato a graffiare e mordere con insistenza una cassa in legno di grosse dimensioni. Aperto il plico, spedito dalla Spagna e diretto in provincia di Bari, i carabinieri hanno rinvenuto all'interno, celati da palline di polistirolo, diverse buste in cellophane termosaldate contenenti la sostanza stupefacente.
La droga, sottoposta a sequestro, convalidato dalla Procura della Repubblica di Trani, è stata analizzata dai Carabinieri del Laboratorio della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Bari che hanno accertato, sulla base del principio attivo contenuto, che sarebbe stato possibile ricavare oltre 320 mila dosi medie singole droganti.
Da una prima stima, il valore dello stupefacente sequestrato, qualora immesso nel mercato illecito, si sarebbe aggirato oltre ai 500 mila euro.
Il cane, appena entrato, si è avvicinato ad alcuni pallet provenienti da diverse parti d'Italia e dall'estero, e ha cominciato a graffiare e mordere con insistenza una cassa in legno di grosse dimensioni. Aperto il plico, spedito dalla Spagna e diretto in provincia di Bari, i carabinieri hanno rinvenuto all'interno, celati da palline di polistirolo, diverse buste in cellophane termosaldate contenenti la sostanza stupefacente.
La droga, sottoposta a sequestro, convalidato dalla Procura della Repubblica di Trani, è stata analizzata dai Carabinieri del Laboratorio della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Bari che hanno accertato, sulla base del principio attivo contenuto, che sarebbe stato possibile ricavare oltre 320 mila dosi medie singole droganti.
Da una prima stima, il valore dello stupefacente sequestrato, qualora immesso nel mercato illecito, si sarebbe aggirato oltre ai 500 mila euro.