Festa patronale: nessuna svolta per il contributo comunale. Ma solo uno scambio di lettere 'al veleno' tra assessore e comitato

Il conto alla rovescia per i festeggiamenti è già cominciato

mercoledì 28 agosto 2019 13.12
A meno di un mese dalla festa patronale in onore di San Rocco e San Nicola continua la telenovela dell'estate con il contributo che il comitato feste patronali ha chiesto e il 'si ci sarà con tanti se' dell'assessorato alla Cultura. Pochi giorni fa Ilaria Leandro, assessore, ha invitato il presidente del comitato Michele Calia ad un incontro con il primo cittadino Nicola Magrone. Un invito rispedito al mittente con tanto di motivazione: problemi di lavoro. Calia però fa una serie di precisazioni che riguardano la lettera inviata dalla Leandro. "Mi spiace dover contestare integralmente le Sue affermazioni. E mi dispiace tanto più poichè quanto sta avvenendo in queste settimane costituisce un precedente, tanto spiacevole quanto unico, nei rapporti ormai consolidati nei decenni tra Comitato Feste Patronali e Amministrazione cittadina. Devo quindi tornare a ribadire che nessun tipo di accordo, economico e/o organizzativo, è stato raggiunto tra questo Comitato e il Suo assessorato.
Preciso inoltre che è Sua facoltà prendere contatti diretti con tutti gli artisti, maestranze, musicisti, ecc coinvolti nelle giornate dpella Festa Patronale 2019. Il programma degli eventi è infatti noto a tutta la cittadinanza e è stato pubblicato come da tradizione su manifesti e brochure, in distribuzione a partire dal 16 agosto" conclude Calia. Ma cosa ribadiva l'assessore Leandro? La richiesta di preventivo per il concerto della Grande Orchestra di Mezzapesa previsto per sabato 21 settembre, 'unico evento valutato dall'amministrazione tra quelli indicati, e di cui ero in attesa' aggiunge. La risposta quasi scontata di Calia è stata che a concordare prezzi non dovrà quindi essere il Comitato ma il Comune.
Da allora non è cambiato nulla. Se non un tentativo di porre rimedio ad una situazione alquanto imbarazzante. Ma a volte la pezza è peggiore del buco.