Fabrizio Signorile, da Modugno al palco dei Pinguini Tattici Nucleari
«Quando ho visto tutte quelle persone nello stadio, l'impatto è stato fortissimo»
venerdì 28 luglio 2023
17.41
Ieri sera c'era anche un po' di Modugno sul palco dei Pinguini Tattici Nucleari allestito allo Stadio San Nicola di Bari. Il musicista Fabrizio Signorile ha accompagnato alcuni brani della band con il violino.
«Ieri mi sono trovato un po' per caso su quel palco, grazie a un'amicizia comune con uno dei musicisti che segue il tour dei Pinguini in tutte le date - racconta Signorile - mi ha scelto tra gli archi che sono selezionati di volta in volta sul posto».
Un'emozione a dir poco pazzesca. «Quando ho visto tutte quelle persone sparse per lo stadio l'impatto è stato fortissimo, ritrovarsi di fronte tutta quella gente fa sempre un effetto inaspettato, soprattutto per chi, come me, è abituato a un massimo di 3-4mila persone, non certo di 62mila».
Dopo il diploma al Conservatorio, Signorile ha continuato a perfezionarsi nello studio musicale grazie a masterclass in Italia e all'estero, che gli hanno permesso di entrare a contatto con professionisti internazionali, specialmente con i maestri russi, grazie ai quali ha approfondito lo studio della tecnica dell'arco. Ha iniziato a lavorare sul territorio e fuori, intraprendendo diverse collaborazioni sia in ambito classico sia in ambito leggero, pop e jazz. Ha suonato il violino per artisti dal calibro di Gianni Morandi, Lucio Dalla, Claudio Baglioni e Riccardo Cocciante, del quale è stato il primo violino d'orchestra durante il tour estivo della scorsa estate.
Il 27 gennaio di quest'anno, per la Giornata della Memoria, ha avuto l'onore di suonare il "Violino di Auschwitz", che è stato in un campo di concentramento, al Quirinale, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e di altri ministri.
«Ieri mi sono trovato un po' per caso su quel palco, grazie a un'amicizia comune con uno dei musicisti che segue il tour dei Pinguini in tutte le date - racconta Signorile - mi ha scelto tra gli archi che sono selezionati di volta in volta sul posto».
Un'emozione a dir poco pazzesca. «Quando ho visto tutte quelle persone sparse per lo stadio l'impatto è stato fortissimo, ritrovarsi di fronte tutta quella gente fa sempre un effetto inaspettato, soprattutto per chi, come me, è abituato a un massimo di 3-4mila persone, non certo di 62mila».
La biografia
Fabrizio Signorile, 54 anni, attualmente docente in una scuola media a indirizzo musicale a Bari, ha iniziato a studiare musica da bambino, da privatista. Il suo primo strumento è stata la chitarra, ma la sua vita è cambiata quando in seconda media è entrato in Conservatorio "N. Piccinni" di Monopoli, sezione staccata del Conservatorio di Bari, ed è passato allo studio del violino.Dopo il diploma al Conservatorio, Signorile ha continuato a perfezionarsi nello studio musicale grazie a masterclass in Italia e all'estero, che gli hanno permesso di entrare a contatto con professionisti internazionali, specialmente con i maestri russi, grazie ai quali ha approfondito lo studio della tecnica dell'arco. Ha iniziato a lavorare sul territorio e fuori, intraprendendo diverse collaborazioni sia in ambito classico sia in ambito leggero, pop e jazz. Ha suonato il violino per artisti dal calibro di Gianni Morandi, Lucio Dalla, Claudio Baglioni e Riccardo Cocciante, del quale è stato il primo violino d'orchestra durante il tour estivo della scorsa estate.
Il 27 gennaio di quest'anno, per la Giornata della Memoria, ha avuto l'onore di suonare il "Violino di Auschwitz", che è stato in un campo di concentramento, al Quirinale, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e di altri ministri.