Emergenza Coronavirus, quattro consiglieri della maggioranza: 'Il Consiglio va rinviato'
Panettella, Del Zotti, Priore e Maiullari chiedono il rinvio della seduta di domani
giovedì 12 marzo 2020
10.06
Dai consiglieri di maggioranza Maurizio Panettella, Dino DelZotti, Teresa Maiullari e Tina Priore riceviamo il documento inviato al presidente del Consiglio Valentina Longo e al sindaco Nicola Magrone sulla richiesta di rinvio del Consiglio Comunale. Alla base l'emergenza pandemia di coronavirus.
'La difficile situazione che il nostro Paese sta attraversando, evento unico nella sua storia recente, richiede a tutti noi abitanti di questa meravigliosa nazione, un piccolo sacrificio, uno sforzo nel modificare le nostre abitudini quotidiane e seguire quelle indicazioni, emanate attraverso il susseguirsi, in questi giorni, di decreti da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri; a noi poi, rappresentanti istituzionali e nella fattispecie amministratori locali, l'onere e la preoccupazione di invitare al rispetto di tali direttive, i cittadini.
E come possiamo pretendere ciò, se nel bel mezzo di questa tempesta, dove addirittura l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) dichiara il Covid-19, noto come Coronavirus, pandemia, nel Comune di Modugno si decide di celebrare un Consiglio Comunale (fissato per le ore 10.00 di domani venerdì 13 marzo)?
Dov'è il buon senso e l'atteggiamento di responsabilità istituzionale da parte di chi è al timone del governo di questa città? Non basta diffondere hashtag (#) qui e là sui social, con inviti a non uscire e restare a casa, quando siamo noi, rappresentanti ufficiali dell'amministrazione, i primi a non dare il buon esempio e a mettere a repentaglio anche la nostra salute.
Questo, nel quale si sta chiedendo a tutti di fare un giro di vite e stringere i denti, anche da un punto di vista economico (in considerazione di tutte quelle attività a cui è stata "imposta" la chiusura, o quantomeno delle forti limitazioni), è un momento in cui bisogna stringersi e pensare a come fronteggiare al meglio la situazione e dove la celebrazione di un Consiglio Comunale risulterebbe davvero stridente, in barba a tutte quelle indicazioni espresse sul Dpcm, che evitano assembramenti di persone e limitano l'uscita per motivi strettamente necessari.
E quindi a malincuore, perchè pensavamo fosse un atto che non necessitasse di un sollecito da parte di un gruppo di consiglieri di maggioranza, ma fosse dettato dall'ovvietà della contingenza e dal buon senso, chiediamo il rinvio del Consiglio Comunale in programma domani venerdì 13 marzo 2020, alla prima data utile.
Con la speranza che la nostra richiesta venga ascoltata e accolta
cordiali saluti'
'La difficile situazione che il nostro Paese sta attraversando, evento unico nella sua storia recente, richiede a tutti noi abitanti di questa meravigliosa nazione, un piccolo sacrificio, uno sforzo nel modificare le nostre abitudini quotidiane e seguire quelle indicazioni, emanate attraverso il susseguirsi, in questi giorni, di decreti da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri; a noi poi, rappresentanti istituzionali e nella fattispecie amministratori locali, l'onere e la preoccupazione di invitare al rispetto di tali direttive, i cittadini.
E come possiamo pretendere ciò, se nel bel mezzo di questa tempesta, dove addirittura l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) dichiara il Covid-19, noto come Coronavirus, pandemia, nel Comune di Modugno si decide di celebrare un Consiglio Comunale (fissato per le ore 10.00 di domani venerdì 13 marzo)?
Dov'è il buon senso e l'atteggiamento di responsabilità istituzionale da parte di chi è al timone del governo di questa città? Non basta diffondere hashtag (#) qui e là sui social, con inviti a non uscire e restare a casa, quando siamo noi, rappresentanti ufficiali dell'amministrazione, i primi a non dare il buon esempio e a mettere a repentaglio anche la nostra salute.
Questo, nel quale si sta chiedendo a tutti di fare un giro di vite e stringere i denti, anche da un punto di vista economico (in considerazione di tutte quelle attività a cui è stata "imposta" la chiusura, o quantomeno delle forti limitazioni), è un momento in cui bisogna stringersi e pensare a come fronteggiare al meglio la situazione e dove la celebrazione di un Consiglio Comunale risulterebbe davvero stridente, in barba a tutte quelle indicazioni espresse sul Dpcm, che evitano assembramenti di persone e limitano l'uscita per motivi strettamente necessari.
E quindi a malincuore, perchè pensavamo fosse un atto che non necessitasse di un sollecito da parte di un gruppo di consiglieri di maggioranza, ma fosse dettato dall'ovvietà della contingenza e dal buon senso, chiediamo il rinvio del Consiglio Comunale in programma domani venerdì 13 marzo 2020, alla prima data utile.
Con la speranza che la nostra richiesta venga ascoltata e accolta
cordiali saluti'