Emergenza coronavirus, Modugno si blocca. Saracinesche abbassate, bar vuoti. La vita si sposta sui social
Rinviate anche le celebrazioni del 10 marzo con i falò
martedì 10 marzo 2020
13.39
La cassarmonica è lì. Come se qualcuno da un momento all'altro dovesse farla diventare il palcoscenico ideale di un concerto. Come nelle migliori tradizioni. Ci sono le luminarie. Accese. Come se la vita andasse avanti. Eppure la.vita dei modugnesi è come quella dei milanesi. Dei torinesi. Dei sardi. Da ieri è in vigore l''io resto a casa'. Misure più pesanti per prevenire l'aumento dei contagi da coronavirus. Siamo in piena emergenza. La città, in fermento per le Amministrative di primavera, è assopita. Anzi le Amministrative sono passate in secondo piano. La vita dei modugnesi si sta lentamente modificando: negozi dove c'è l'obbligo di entrare in due, mantenendo la distanza di un metro. Bar chiusi. Così come molte altre attività: dai barbieri ai saloni per donne passando per cartolibrerie e tabacchi. È come se fossimo ad agosto. Ma questa volta è obbligatorio andarsene in ferie. Tutte le celebrazioni per la festa del 10 Marzo sono state annullate. Non ci saranno i falò. In dubbio anche il Consiglio comunale convocato per venerdì (all'ordine del giorno le Nta). Al momento dovrebbe celebrarsi. Le scuole si attrezzano: lezioni virtuali, schede su WhatsApp. Fino al 5 Aprile. Sullo sfondo restano quella cassarmonica e le luminarie. Infondono fiducia. A risvegliare la città, quando sono passate le due del pomeriggio da pochi minuti, i botti, sette colpi. Rievocano sette delle cannonate contro i modugnesi durante l'assedio della città nel 1799. Una città liberata grazie alla Madonna col fazzoletto bianco. l'Addolorata.