Emergenza Coronavirus a Modugno, le proposte dei consiglieri di opposizione
Un lungo elenco di azioni da mettere in atto per contenere la pandemia è stato inviato al sindaco da Bellino, Caputo, Cramarossa, Gramazio, Macina, Silvestri e Vasile
venerdì 27 novembre 2020
14.45
Una lunga serie di proposte per affrontare a Modugno l'emergenza Coronavirus, soprattutto dopo il continuo aumento dei casi che sta interessando sia la Regione Puglia che la nostra città. Le azioni da mettere in atto, inserite in una lunga missiva al sindaco Nicola Bonasia firmata dai consiglieri Bellino, Caputo, Cramarossa, Gramazio, Macina, Silvestri e Vasile, sono le seguenti:
- Prescrivere l'orario continuato, con facoltà di mantenere l'apertura meridiana e pomeridiana (da anticipare alle 16), con obbligo di chiusura serale alle 19, delle attività commerciali, artigianali e di servizio alla persona - ad eccezione di farmacie, parafarmacie e sanitarie - con possibilità di effettuare la sola consegna a domicilio (o asporto) dopo le 19. I Bar, i pub, i ristoranti, le pizzerie, le gelaterie, le focaccerie, le pasticcerie et similia potranno restare aperti nel rispetto delle prescrizioni sanitarie di cui ai vigenti D.P.C.M.
- Mettere in atto azioni finalizzate a coadiuvare le farmacie e le parafarmacie presenti sul territorio nella consegna dei farmaci a coloro i quali sono in condizioni di isolamento fiduciario per COVID-19 ovvero ai soggetti più vulnerabili al rischio contagio
- Verificare la disponibilità di somme residue del fondo di solidarietà a favore di commercio e piccola impresa, previsto mediante emendamento unico al bilancio previsionale 2020-2022, riaprendo il bando e ed estendendo la partecipazione al finanziamento ad ulteriori categorie con codici ATECO oggi esclusi
- Controllare in modo puntuale e sanzionare i commercianti abusivi (specie ambulanti) presenti sul territorio, che arrecano un danno grave a chi pratica il commercio nel rispetto delle regole
- Approvare con urgenza e secondo le modalità previste dalla legge il regolamento per le "occupazioni temporanee di suolo pubblico che comportano l'utilizzo di elementi di arredo urbano per l'allestimento di dehors antistanti esercizi commerciali e pubblici esercizi, negozi mobili, bancarelle". È essenziale che il regolamento preveda, per le suddette concessioni, tariffe dimezzate per tutta la durata dell'emergenza sanitaria
- Prescrivere la sospensione, dalle 19 alle 5, di attività di vendita presso apparecchi automatici/distributori H24 effettuata in appositi locali ad essa adibiti
- Prescrivere la chiusura di Parco San Pio, l'interdizione del Parco delle Foibe e di Piazza Garibaldi e il divieto di stazionamento in tutte le piazze della città. Consentire il transito solo per l'eventuale asporto dagli esercizi commerciali. Prevedere, per Parco San Pio. Prevedere, per il solo Parco San Pio, la deroga all'ingresso per adulti e bambini affetti da disabilità psicofisica, insieme a un solo accompagnatore
- Prescrivere, in caso di positività Covid19 in una delle scuole del territorio, immediata chiusura dell'intero plesso/istituto, sanificazione dello stesso e riapertura nelle 24h successive, previa azione di raccordo con il dirigente competente
- Verificare di concerto con la ASL di Bari l'opportunità di istituire punti "drive through", per facilitare l'esecuzione dei tamponi sul territorio per i cittadini sottoposti a obbligo, al fine di evitare lo spostamento presso i punti ospedalieri deputati all'esecuzione dei tamponi
- Stanziare 15 mila euro a favore della Polizia Locale al fine di garantire turni straordinari per poter assicurare una maggior presenza sul territorio comunale
- Assicurare una catena di comando certa nella gestione dell'emergenza, a partire dal Sindaco e continuando per l'Assessore alla Protezione Civile, il Comandante della Polizia Locale e il Coordinatore del Gruppo Comunale di Protezione Civile. È indispensabile un coordinamento certo delle operazioni finalizzate a fronteggiare l'emergenza
- Verificare se sono stati adempiuti tutti gli obblighi necessari per l'accesso ai contributi inerenti il riparto fondi "fincovid" – legge del 9/12/98, numero 431 art.11 del fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione. Programmazione anno 2019, contributi straordinari a cui potevano partecipare nuclei familiari con ISEE fino a 35 mila euro che avessero subito, nei mesi di marzo, aprile e maggio 2020 - anche a seguito dei provvedimenti del governo in ordine all'emergenza da covid 19 - una riduzione superiore al 20% del reddito rispetto allo stesso bimestre del 2019 per (a titolo di esempio) licenziamento, riduzione orario di lavoro, cassa integrazione, riduzione dell'attività professionale o altre motivazioni sempre riconducibili all'emergenza sanitaria. Il contributo erogabile era pari alle 3 mensilità dei canoni di locazione e oneri accessori dei mesi di marzo, aprile e maggio 2020, fino al limite massimo di € 1.000. L'accesso a tale contributo poteva avvenire a sportello, e le erogazioni espletate in ordine di arrivo delle richieste, sino ad esaurimento delle risorse. Si propone di verificare la possibilità di integrare quel fondo con risorse comunali
- Valutare, per quanto riguarda la connettività delle scuole, anche alla luce della DGC n. 106 del 12.10.2017 con la quale, la Giunta dell'epoca incaricava "il Responsabile del Servizio 6 Finanziario a predisporre tutti i provvedimenti e gli adempimenti volti alla fornitura degli accessi in fibra ottica presso i 17 istituti scolastici esistenti sul territorio comunale", la possibilità di rendere fruibile, per ogni istituto scolastico, un'ulteriore utenza telefonica, alternativa a quella asservita alla rete MIUR, dedicata esclusivamente al traffico dati con finalità DaD
- Valutare, la facoltà e la volontà da parte dell'Ente di acquisire, ai sensi dell'articolo 122 del decreto-legge n. 34 del 2020, i crediti di imposta derivanti da canoni di locazione, ex articolo 65 del decreto-legge 17 marzo 2020 n. 18, convertito con modificazioni dalla legge 24 aprile 2020, n.27, ed articolo 28 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, sia derivanti dalla locazione di immobili di proprietà, sia da canoni di locazione ceduti parzialmente da terzi; l'acquisizione dei succitati crediti costituirebbe un ottimo strumento (a livello locale) per dare una più facile attuazione alle misure che il Governo centrale ha stanziato per contrastare la carenza di liquidità che, a nostro avviso, costituisce il problema più grande che gli imprenditori locali si trovano ad affrontare in questo periodo di emergenza sanitaria. Detta misura, sebbene di notevolissima portata economica, non graverebbe in alcun modo sulla cassa dell'Ente in quanto, tutti i crediti di imposta acquisiti, sarebbero poi utilizzati, in compensazione con debiti tributari o previdenziali. Il Comune si porrebbe, quindi, come soggetto in grado di rendere immediatamente liquide e senza oneri - attraverso il loro acquisto (e immediato pagamento) al valore nominale - tutte le detrazioni Irpef/Ires e tutti i crediti d' imposta maturati dai soggetti beneficiari