Dal crollo della Jovine alla laurea, il sindaco di Modugno: «Campione di vita»
Pompeo Barbieri rimase su una sedia a rotelle in seguito al terremoto che fece venire giù la sua scuola
giovedì 7 novembre 2019
11.29
Sopravvissuto al crollo della scuola Jovine a San Giuliano di Puglia e ora laureato in ingegneria. Pompeo aveva solo 8 anni il 31 ottobre del 2002 e come ogni giorno era a scuola, ma non fu un giorno qualunque. La scuola crollò addosso ai bambini portando con sé 27 alunni e la loro maestra. Pompeo sopravvisse ma rimase su una sedia a rotelle. Oggi, a distanza di 17 anni, è laureato e un campione di nuoto paralimpico. Per molti mesi fu anche a Bari per la riabilitazione, e in occasione della laurea il sindaco di Modugno Magrone vuole omaggiare la sua forza e il suo coraggio.
«I miei più grandi complimenti e i miei auguri più affettuosi a Pompeo Barbieri, un ragazzo bello e coraggioso che si è laureato qualche giorno fa in ingegneria informatica - scrive il primo cittadino -Conosco Pompeo Barbieri da quando era piccolino. Lo conosco a causa di una vicenda che non avrei mai voluto vivere. Cerchiamo, almeno una volta l'anno, di incontrarci per salutarci, seppure rapidamente. Mi dispiace che quest'anno non sia (ancora) accaduto e che questi auguri non abbia potuto farglieli personalmente. Pompeo è ingegnere informatico ed è un campione di nuoto paralimpico. Ma Pompeo è soprattutto un campione di vita. Sa di valere molto, di poter dare molto e soprattutto sa di essere frutto del grande amore, del grande sacrificio, del grande coraggio suoi e della sua meravigliosa mamma, del suo generosissimo papà, della sua splendida sorella. E frutto dell'amore di tutti coloro che gli sono stati e gli sono accanto. Tanti auguri Pompeo e, come sempre, sono grandemente fiero e orgoglioso di esserti amico».
«I miei più grandi complimenti e i miei auguri più affettuosi a Pompeo Barbieri, un ragazzo bello e coraggioso che si è laureato qualche giorno fa in ingegneria informatica - scrive il primo cittadino -Conosco Pompeo Barbieri da quando era piccolino. Lo conosco a causa di una vicenda che non avrei mai voluto vivere. Cerchiamo, almeno una volta l'anno, di incontrarci per salutarci, seppure rapidamente. Mi dispiace che quest'anno non sia (ancora) accaduto e che questi auguri non abbia potuto farglieli personalmente. Pompeo è ingegnere informatico ed è un campione di nuoto paralimpico. Ma Pompeo è soprattutto un campione di vita. Sa di valere molto, di poter dare molto e soprattutto sa di essere frutto del grande amore, del grande sacrificio, del grande coraggio suoi e della sua meravigliosa mamma, del suo generosissimo papà, della sua splendida sorella. E frutto dell'amore di tutti coloro che gli sono stati e gli sono accanto. Tanti auguri Pompeo e, come sempre, sono grandemente fiero e orgoglioso di esserti amico».