Fatturazione elettronica, tutto quello che è cambiato dal 1 gennaio
Viaggio all'interno della burocrazia
mercoledì 9 gennaio 2019
11.35
Dal 1°gennaio 2019 la fatturazione elettronica è divenuta obbligatoria. Ma di cosa si tratta e chi dovrà emetterla? Si tratta di un sistema digitale di emissione, trasmissione e conservazione delle fatture che permette di abbandonare per sempre il supporto cartaceo e tutti i relativi costi di stampa spedizione e conservazione. Di fatto cambia radicalmente il modo in cui si compilano, inviano, ricevono e conservano le fatture. Sono soggetti alla fatturazione elettronica obbligatoria tutti coloro che si occupano di cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate tra soggetti privati (partite IVA e consumatori finali). Si tratta di un passo avanti per coloro che gestiscono un'attività perché snellirà le procedure burocratiche e permetterà un più diretto e chiaro dialogo con le pubbliche amministrazioni. In pratica un unico Sistema di Interscambio (SdI) dell'Agenzia delle Entrate gestirà e conserverà le fatture che saranno compilate tramite un software di fatturazione elettronica. Verranno poi firmate digitalmente (tramite firma elettronica qualificata), dal soggetto che emette la fattura o dal suo intermediario, in modo da garantire origine e contenuto. Chi emette la fattura dovrà poi inviarla al destinatario tramite il Sistema di Interscambio che, per legge, è il punto di passaggio obbligato per tutte le fatture elettroniche verso la Pubblica Amministrazione e verso i privati. Dopo i controlli tecnici automatici, il Sistema di Interscambio provvede a recapitare il documento alla Pubblica Amministrazione o al soggetto privato a cui è indirizzato. Oltre ad essere un modo per diminuire i costi di gestione, la fatturazione elettronica è anche un grande aiuto per l'ambiente, perché contribuisce a diminuire l'uso di toner, carta, e inchiostri. Una grande risorsa anche per la lotta all'evasione e frodi, indispensabile per tutelare aziende e privati virtuosi. Il tutto con un solo click.