Criminalità: i traffici bitontini si spostano a Modugno e Palo del Colle
I dati resi noti dalla Prefettura di Bari e relativi all'attività di Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Stato
giovedì 31 gennaio 2019
14.30
Meno delitti (dai 19.533 del 2017 ai 17.708 del 2018, -9%), più controlli ai sorvegliati speciali (+79%) e perquisizioni (+68%), un aumento dei sequestri di droga, soprattutto cocaina (+132%) ed eroina (+258%).
Sono alcuni dei dati resi noti dalla Prefettura di Bari e relativi all'attività di Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Carabinieri dal 1 gennaio al 31 dicembre 2018 in provincia di Bari.
I servizi di controllo e prevenzione sul territorio, con un rafforzamento delle pattuglie in alcuni quartieri della città di Bari, Libertà, Japigia e Madonnella e a Bitonto, affiancano quelli organizzati in occasione dei grandi eventi, dal G7 del maggio 2017 alle due visite di Papa Francesco a Molfetta e a Bari nell'aprile e nel luglio 2018, passando per concerti, manifestazioni culturali, il Capodanno e lo sgombero del Ferrhotel avvenuto a ottobre.
Alla presentazione del bilancio 2018 hanno partecipato il prefetto di Bari, Marilisa Magno, il questore, Carmine Esposito, il comandante provinciale della Guardia di Finanza, il generale Nicola Altiero e il comandante provinciale dei Carabinieri, Fabio Cairo.
I dati numericamente più rilevanti riguardano i sequestri di droga. «La Puglia - ha spiegato Altiero - si presta ad essere un territorio di transito e l'esito delle nostre indagini ha rivelato che l'eroina viene utilizzata come merce di scambio. Lo dimostrano i riscontri investigativi effettuati che ci hanno consentito di individuare l'invio di piccoli campioni di sostanza i quali dovevano consentire ad individuare il prezzo di mercato».
Sulla geografia delle piazze di spaccio, le forze dell'ordine hanno evidenziato che l'attività repressiva su Bitonto, soprattutto a seguito degli agguati del dicembre 2017 in cui fu uccisa per errore la signora Anna Rosa Tarantino, ha causato uno spostamento dei traffici nei comuni limitrofi, soprattutto Modugno, Palo del Colle e le zone industriali.
Sono state elencate anche le principali attività di contrasto alle attività illegali, dagli arresti per mafia e droga, a quelli per caporalato, maltrattamenti sui bambini negli asili e terrorismo internazionale, per un totale di 2.859 arresti eseguiti.
Sono alcuni dei dati resi noti dalla Prefettura di Bari e relativi all'attività di Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Carabinieri dal 1 gennaio al 31 dicembre 2018 in provincia di Bari.
I servizi di controllo e prevenzione sul territorio, con un rafforzamento delle pattuglie in alcuni quartieri della città di Bari, Libertà, Japigia e Madonnella e a Bitonto, affiancano quelli organizzati in occasione dei grandi eventi, dal G7 del maggio 2017 alle due visite di Papa Francesco a Molfetta e a Bari nell'aprile e nel luglio 2018, passando per concerti, manifestazioni culturali, il Capodanno e lo sgombero del Ferrhotel avvenuto a ottobre.
Alla presentazione del bilancio 2018 hanno partecipato il prefetto di Bari, Marilisa Magno, il questore, Carmine Esposito, il comandante provinciale della Guardia di Finanza, il generale Nicola Altiero e il comandante provinciale dei Carabinieri, Fabio Cairo.
I dati numericamente più rilevanti riguardano i sequestri di droga. «La Puglia - ha spiegato Altiero - si presta ad essere un territorio di transito e l'esito delle nostre indagini ha rivelato che l'eroina viene utilizzata come merce di scambio. Lo dimostrano i riscontri investigativi effettuati che ci hanno consentito di individuare l'invio di piccoli campioni di sostanza i quali dovevano consentire ad individuare il prezzo di mercato».
Sulla geografia delle piazze di spaccio, le forze dell'ordine hanno evidenziato che l'attività repressiva su Bitonto, soprattutto a seguito degli agguati del dicembre 2017 in cui fu uccisa per errore la signora Anna Rosa Tarantino, ha causato uno spostamento dei traffici nei comuni limitrofi, soprattutto Modugno, Palo del Colle e le zone industriali.
Sono state elencate anche le principali attività di contrasto alle attività illegali, dagli arresti per mafia e droga, a quelli per caporalato, maltrattamenti sui bambini negli asili e terrorismo internazionale, per un totale di 2.859 arresti eseguiti.