Continuano ad aumentare i casi di Covid in Puglia, Lopalco: «Possibile seconda ondata»
Sono 16 i positivi registrati nella giornata di oggi di cui 5 in provincia di Bari. Non sono stati registrati decessi
giovedì 13 agosto 2020
21.19
Continuano ad aumentare i casi di Coronavirus in Puglia, dopo un paio di mesi di casi sporadici. Il presidente della Regione Puglia, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, ha comunicato infatti che sono stati effettuati 1.746 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 16 casi positivi: 5 in provincia di Bari, 1 in provincia di BAT, 1 in provincia di Brindisi, 3 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Lecce, 5 di residenza non nota.
Non sono stati registrati decessi. Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 262.847 test. 3.979 sono i pazienti guariti. 276 sono i casi attualmente positivi.
L'epidemiologo Pierluigi Lopalco su Facebook scrive: «Il virus è cambiato? L'estate ci aiuta? Non penso. Penso invece che i casi registrati fra luglio e agosto rappresentino l'innesco di una seconda ondata. Lo stesso innesco che a febbraio, semplicemente, non abbiamo rilevato e che poi ha provocato la grande ondata».
E conclude: «I casi che registriamo oggi sono di età più giovane e di gravità mediamente molto più lieve dei casi di febbraio. Sono dunque quei casi che a quel tempo non erano per nulla intercettati dal sistema di sorveglianza. In definitiva, le onde di oggi sono quelle di una mareggiata. Se siamo bravi a contenerle, probabilmente non svilupperanno lo tsunami».
Non sono stati registrati decessi. Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 262.847 test. 3.979 sono i pazienti guariti. 276 sono i casi attualmente positivi.
L'epidemiologo Pierluigi Lopalco su Facebook scrive: «Il virus è cambiato? L'estate ci aiuta? Non penso. Penso invece che i casi registrati fra luglio e agosto rappresentino l'innesco di una seconda ondata. Lo stesso innesco che a febbraio, semplicemente, non abbiamo rilevato e che poi ha provocato la grande ondata».
E conclude: «I casi che registriamo oggi sono di età più giovane e di gravità mediamente molto più lieve dei casi di febbraio. Sono dunque quei casi che a quel tempo non erano per nulla intercettati dal sistema di sorveglianza. In definitiva, le onde di oggi sono quelle di una mareggiata. Se siamo bravi a contenerle, probabilmente non svilupperanno lo tsunami».