Consigliere comunale di Modugno a un raduno fascista? Monta la polemica
Corrono via social e non solo critiche alla partecipazione di Davide Tosca a Miane per una cerimonia in ricordo della vittime delle Foibe
sabato 27 febbraio 2021
14.28
Il consigliere comunale di Modugno, Davide Tosca, ha partecipato alcuni giorni fa ad una manifestazione a Miane in ricordo delle vittime delle foibe, in cui veniva celebrato anche il modugnese Paolo De Benedictis, infoibato a Combai a 25 anni. Il consigliere rappresentava il comune di Modugno, ma sulla cerimonia sono sorte diverse polemiche dato che sono circolate foto in cui, al termine della stessa, gli organizzatori "festeggiavano" con il braccio alzato. Simbolo chiaramente fascista.
E la polemica sulla partecipazione del consigliere di Modugno corre via social e non solo. L'associazione Nuove Frontiere scrive su Facebook: «Ufficialmente tale evento è stato presentato, per non osare dire mascherato, come commemorazione del concittadino modugnese Paolo De Benedictis, vittima come tanti della tragedia delle Foibe. Purtroppo, però, come si può evincere chiaramente da testimonianze video, l'evento non è stato un ricordo delle vittime delle Foibe, bensì il solito raduno di nostalgici fascisti, con tanto di slogan, saluti romani e vessilli tra i quali quello modugnese, portato ed alzato con orgoglio dal su citato presidente della Commissione Cultura».
L'ex vicesindaco Francesca Benedetto rincara la dose: «Non era sufficiente che il presidente del consiglio inneggiasse al Duce, ora apprendiamo che un consigliere comunale si reca in rappresentanza della amministrazione comunale di Modugno, onde di tutti noi modugnesi, in quel di Treviso e profittando di una commemorazione dei martiri delle Foibe, aderisce ad un corteo di fascisti inneggiando al fascio ed alla repubblica di Salò. E il Sindaco che fa? Pur di mantenere salda la sua maggioranza lo difende pure, lo giustifica. È intollerabile! La richiesta di dimissioni era e resta un dovere "per legge" e non "per opinione"».
«La manifestazione di Miane - sottolineano dal PD Modugno - nata con la finalità di commemorare le 38 vittime di Combai, tra cui anche il Modugnese Paolo De Benedictis, si è trasformata in un raduno di nostalgici fascisti. Noi abbiamo cercato di valutare la questione dal più benevolo dei punti di vista: una sfortunata coincidenza, quella che ha visto un Consigliere di maggioranza, conosciuto anche perché vicino agli ambienti della destra sociale, che – casualmente e non per propria volontà – si ritrova ad un raduno di fascisti. Ribadiamo che l'apologia del fascismo è reato, ed un'amministrazione che si rispetti, non può permettersi neanche il peccato di "essere superficiali", quando quest'ultimo genera certe quantomeno allarmanti "coincidenze". Con il presente comunicato, invitiamo pertanto, tutti i componenti dell'amministrazione comunale, i consiglieri (di maggioranza e minoranza) e gli assessori, al fine di prendere le distanze in maniera netta e inconfutabile da certi episodi, a sottoscrivere la proposta di Legge recante ad oggetto: "Norme contro la propaganda e diffusione di messaggi inneggianti a fascismo e nazismo e la vendita e produzione di oggetti con simboli fascisti e nazisti" la cui modulistica è presente presso gli uffici comunali».
E la polemica sulla partecipazione del consigliere di Modugno corre via social e non solo. L'associazione Nuove Frontiere scrive su Facebook: «Ufficialmente tale evento è stato presentato, per non osare dire mascherato, come commemorazione del concittadino modugnese Paolo De Benedictis, vittima come tanti della tragedia delle Foibe. Purtroppo, però, come si può evincere chiaramente da testimonianze video, l'evento non è stato un ricordo delle vittime delle Foibe, bensì il solito raduno di nostalgici fascisti, con tanto di slogan, saluti romani e vessilli tra i quali quello modugnese, portato ed alzato con orgoglio dal su citato presidente della Commissione Cultura».
L'ex vicesindaco Francesca Benedetto rincara la dose: «Non era sufficiente che il presidente del consiglio inneggiasse al Duce, ora apprendiamo che un consigliere comunale si reca in rappresentanza della amministrazione comunale di Modugno, onde di tutti noi modugnesi, in quel di Treviso e profittando di una commemorazione dei martiri delle Foibe, aderisce ad un corteo di fascisti inneggiando al fascio ed alla repubblica di Salò. E il Sindaco che fa? Pur di mantenere salda la sua maggioranza lo difende pure, lo giustifica. È intollerabile! La richiesta di dimissioni era e resta un dovere "per legge" e non "per opinione"».
«La manifestazione di Miane - sottolineano dal PD Modugno - nata con la finalità di commemorare le 38 vittime di Combai, tra cui anche il Modugnese Paolo De Benedictis, si è trasformata in un raduno di nostalgici fascisti. Noi abbiamo cercato di valutare la questione dal più benevolo dei punti di vista: una sfortunata coincidenza, quella che ha visto un Consigliere di maggioranza, conosciuto anche perché vicino agli ambienti della destra sociale, che – casualmente e non per propria volontà – si ritrova ad un raduno di fascisti. Ribadiamo che l'apologia del fascismo è reato, ed un'amministrazione che si rispetti, non può permettersi neanche il peccato di "essere superficiali", quando quest'ultimo genera certe quantomeno allarmanti "coincidenze". Con il presente comunicato, invitiamo pertanto, tutti i componenti dell'amministrazione comunale, i consiglieri (di maggioranza e minoranza) e gli assessori, al fine di prendere le distanze in maniera netta e inconfutabile da certi episodi, a sottoscrivere la proposta di Legge recante ad oggetto: "Norme contro la propaganda e diffusione di messaggi inneggianti a fascismo e nazismo e la vendita e produzione di oggetti con simboli fascisti e nazisti" la cui modulistica è presente presso gli uffici comunali».