Ballottaggio a Modugno, Italia Giusta invita a non votare e i 5 Stelle si spaccano
La lista dell'ex sindaco attacca: «Né con l'uno né con l'altro, il passato che torna», il Movimento in una nota: «Libertà di scelta»
mercoledì 30 settembre 2020
12.01
Domenica Modugno dovrà scegliere tra Nicola Bonasia e Fabrizio Cramarossa il nuovo sindaco, colui che succederà a Nicola Magrone. Ma la situazione è molto in bilico, d'altronde al primo turno pochissimi i voti di differenza tra i due candidati con Bonasia in vantaggio grazie agli 8.769 voti corrispondenti al 41,23%, seguito da Fabrizio Cramarossa con i suoi 8.611 voti (40,48%).
E in questi giorni sono in molti a chiedersi da che parte stanno gli altri, ovvero coloro che sono usciti sconfitti dal primo turno ma i cui voti saranno fondamentali in questa seconda tornata. I primi a dire la loro posizione sono stati quelli di Italia Giusta Secondo Costituzione. La lista dell'ex sindaco, che aveva candidato Pietro Losole, è categorica e si dichiara né con l'uno né con l'altro. «Entrambi sono espressione di un passato che speravamo sepolto - scrivono in una nota - fatto di tangenti e devastazione della città, dell'ambiente e delle casse pubbliche, a scapito, in primo luogo, della qualità della vita degli abitanti di Modugno. Dietro i due candidati sindaci, perfette controfigure di personaggi da soap opera, si ritrovano tutti i protagonisti e gli ingredienti dei nefasti anni ottanta, novanta, primo decennio duemila, gli stessi che per 20-30 anni hanno gestito il potere all'insegna dell'interesse privato di singoli e di gruppi organizzati».
Spaccato invece il Movimento 5 Stelle. Una nota, diffusa ieri e firmata da 6 dei candidati (Racanelli Marco, Rezza Marianna, Lorusso Matteo, Capitanelli Claudia, Mundo Anna e Rella Lavinia), sottolineava come, nonostante il Movimento non avesse deciso di appoggiare nessuno, loro volevano esporsi a favore di Fabrizio Cramarossa. I 6 sono però stati smentiti dallo stesso Movimento, che questa mattina con una nota ha sottolineato come: «La maggioranza del Movimento 5 Stelle Modugno si dissocia totalmente da tale comunicato». Inoltre, nella stessa invitano di nuovo i propri simpatizzanti a: «Scegliere liberamente e coscienziosamente».
Nessuna indicazione ufficiale è giunta, invece, né dalla Lega Modugno, né dal loro candidato Hermes Lopez.
E in questi giorni sono in molti a chiedersi da che parte stanno gli altri, ovvero coloro che sono usciti sconfitti dal primo turno ma i cui voti saranno fondamentali in questa seconda tornata. I primi a dire la loro posizione sono stati quelli di Italia Giusta Secondo Costituzione. La lista dell'ex sindaco, che aveva candidato Pietro Losole, è categorica e si dichiara né con l'uno né con l'altro. «Entrambi sono espressione di un passato che speravamo sepolto - scrivono in una nota - fatto di tangenti e devastazione della città, dell'ambiente e delle casse pubbliche, a scapito, in primo luogo, della qualità della vita degli abitanti di Modugno. Dietro i due candidati sindaci, perfette controfigure di personaggi da soap opera, si ritrovano tutti i protagonisti e gli ingredienti dei nefasti anni ottanta, novanta, primo decennio duemila, gli stessi che per 20-30 anni hanno gestito il potere all'insegna dell'interesse privato di singoli e di gruppi organizzati».
Spaccato invece il Movimento 5 Stelle. Una nota, diffusa ieri e firmata da 6 dei candidati (Racanelli Marco, Rezza Marianna, Lorusso Matteo, Capitanelli Claudia, Mundo Anna e Rella Lavinia), sottolineava come, nonostante il Movimento non avesse deciso di appoggiare nessuno, loro volevano esporsi a favore di Fabrizio Cramarossa. I 6 sono però stati smentiti dallo stesso Movimento, che questa mattina con una nota ha sottolineato come: «La maggioranza del Movimento 5 Stelle Modugno si dissocia totalmente da tale comunicato». Inoltre, nella stessa invitano di nuovo i propri simpatizzanti a: «Scegliere liberamente e coscienziosamente».
Nessuna indicazione ufficiale è giunta, invece, né dalla Lega Modugno, né dal loro candidato Hermes Lopez.