Attualità
Newo, l'assessore Luciano: 'moderatamente ottimisti'
Positivo l'incontro in V commissione
Modugno - mercoledì 7 marzo 2018
21.27
L'assessore all'Ambiente Tina Luciano commenta quanto è emerso dalle audizioni in V Commissione sul procedimento riguardante l'impianto di Ossicombustione proposto dalla società Newo. "Siamo moderatamente ottimisti – afferma l'assessore – la recente sentenza del Consiglio di Stato, datata 28 febbraio, che demanda la decisione sui criteri di cessazione della qualifica di rifiuto alla competenza statale e non regionale, ci fa ben sperare sul venir meno dei presupposti essenziali che giustificavano l'impianto".
Ricordiamo che la tecnica che questo nuovo inceneritore avrebbe dovuto attuare è considerata sperimentale. Tutto il processo di lavorazione si sarebbe dovuto basare sulla trasformazione, alimentata ad ossigeno, dei rifiuti di risulta (indifferenziato) in perle vetrose che, secondo l'azienda promotrice del progetto, perderebbero la classificazione stessa di rifiuto. Sulla base di questo sono state concesse le autorizzazioni tecniche per il via alla costruzione dell'impianto; autorizzazioni che ora sembrano venir meno sia perchè l'Amiu si è rifiutata di conferire i rifiuti per la lavorazione, sia perché il progetto, essendo sperimentale, non potrebbe essere avvallato da dati che dimostrino la sostenibilità ambientale.
"Credo che l'esperienza di questo impianto debba essere uno spunto per interrogarci più a fondo sia sulla qualifica di rifiuto sia sull'intero processo di conferimento – dichiara Tina Luciano - Il sindaco di Bari Antonio De Caro ha già fatto partire una richiesta di procedimento per la revisione totale delle autorizzazioni. Seguiremo attentamente l'andamento della questione fermo restando che, in mancanza di una sospensione formale e definitiva del via libera, continueremo a portare avanti i passi operativi per il ricorso".
Ricordiamo che la tecnica che questo nuovo inceneritore avrebbe dovuto attuare è considerata sperimentale. Tutto il processo di lavorazione si sarebbe dovuto basare sulla trasformazione, alimentata ad ossigeno, dei rifiuti di risulta (indifferenziato) in perle vetrose che, secondo l'azienda promotrice del progetto, perderebbero la classificazione stessa di rifiuto. Sulla base di questo sono state concesse le autorizzazioni tecniche per il via alla costruzione dell'impianto; autorizzazioni che ora sembrano venir meno sia perchè l'Amiu si è rifiutata di conferire i rifiuti per la lavorazione, sia perché il progetto, essendo sperimentale, non potrebbe essere avvallato da dati che dimostrino la sostenibilità ambientale.
"Credo che l'esperienza di questo impianto debba essere uno spunto per interrogarci più a fondo sia sulla qualifica di rifiuto sia sull'intero processo di conferimento – dichiara Tina Luciano - Il sindaco di Bari Antonio De Caro ha già fatto partire una richiesta di procedimento per la revisione totale delle autorizzazioni. Seguiremo attentamente l'andamento della questione fermo restando che, in mancanza di una sospensione formale e definitiva del via libera, continueremo a portare avanti i passi operativi per il ricorso".