Territorio e Ambiente
Inceneritore nella zona industriale, gli ambientalisti : scendiamo in piazza
Intanto si attende la presa di posizione della Regione Puglia
Modugno - sabato 20 gennaio 2018
10.16
Gli ambientalisti di Modugno sono pronti a scendere in piazza contro il nuovo impianto nella zona industriale cittadino. Se n'è discusso in un incontro al quale hanno partecipato anche associazioni di Bitetto e Palo del Colle. Tutti concordi nel difendere il diritto alla salute sarebbero pronti a scendere in piazza. Intanto si attende una presa di posizione della Regione Puglia che potrebbe convocare anche un Consiglio monotematico.
La Regione intanto avrebbe avviato l'ultimo step autorizzativo per la realizzazione dell'impianto di ossicobustione che ha in programma di bruciare circa 17mila tonnellate di rifiuti indifferenziati e percolato provenienti dalla raccolta AMIU, l'azienda municipalizzata barese che gestisce il ciclo dei rifiuti per il capoluogo. Che non sarà l'unico nei dintorni, visto che da via Capruzzi è arrivato un altro "si" a un progetto a lungo rimasto bloccato per una serie di procedimenti giudiziari, e ora sbloccato e autorizzato: l'impianto di trattamento e combustione dei rifiuti Prometeo di Grumo.
A nulla sono servite, dunque, le levate di scudidei vari esponenti politici locali, sindaci in testa a tutti. L'ultimo dei quali, in ordine di tempo, è stato il primo cittadino del capoluogo, nonché sindaco della Città Metropolitana di Bari, Antonio Decaro, che aveva anche inviato una lettera, negli scorsi giorni, al governatore Emiliano per bloccare l'iter e ridiscutere il progetto. Tutto inutile: i funzionari regionali hanno rapidamente liquidato tutte le procedure del caso e autorizzato i due impianti, nonostante i molti dubbi sulla sicurezza per l'ambiente e la salute delle comunità che vivono attorno alle due stazioni.
La Regione intanto avrebbe avviato l'ultimo step autorizzativo per la realizzazione dell'impianto di ossicobustione che ha in programma di bruciare circa 17mila tonnellate di rifiuti indifferenziati e percolato provenienti dalla raccolta AMIU, l'azienda municipalizzata barese che gestisce il ciclo dei rifiuti per il capoluogo. Che non sarà l'unico nei dintorni, visto che da via Capruzzi è arrivato un altro "si" a un progetto a lungo rimasto bloccato per una serie di procedimenti giudiziari, e ora sbloccato e autorizzato: l'impianto di trattamento e combustione dei rifiuti Prometeo di Grumo.
A nulla sono servite, dunque, le levate di scudidei vari esponenti politici locali, sindaci in testa a tutti. L'ultimo dei quali, in ordine di tempo, è stato il primo cittadino del capoluogo, nonché sindaco della Città Metropolitana di Bari, Antonio Decaro, che aveva anche inviato una lettera, negli scorsi giorni, al governatore Emiliano per bloccare l'iter e ridiscutere il progetto. Tutto inutile: i funzionari regionali hanno rapidamente liquidato tutte le procedure del caso e autorizzato i due impianti, nonostante i molti dubbi sulla sicurezza per l'ambiente e la salute delle comunità che vivono attorno alle due stazioni.